Bper al dialogo con Sondrio Balzo a Piazza Affari sui conti

L’attenzione di Bper è rivolta all’Ops su Banca Popolare di Sondrio, e si vedrà se nelle prossime settimane si aprirà un dialogo che favorisca il buon esito dell’Ops, il cui avvio è previsto tra giugno e luglio. Ma intanto la banca modenese chiude il primo trimestre del 2025 con numeri da primato. L’utile netto si […] L'articolo Bper al dialogo con Sondrio Balzo a Piazza Affari sui conti proviene da Iusletter.

Mag 9, 2025 - 15:01
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Bper al dialogo con Sondrio Balzo a Piazza Affari sui conti

L’attenzione di Bper è rivolta all’Ops su Banca Popolare di Sondrio, e si vedrà se nelle prossime settimane si aprirà un dialogo che favorisca il buon esito dell’Ops, il cui avvio è previsto tra giugno e luglio. Ma intanto la banca modenese chiude il primo trimestre del 2025 con numeri da primato. L’utile netto si attesta a 443 milioni di euro, in crescita del 43,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, e ben sopra le attese degli analisti (370 milioni circa), grazie a una solida performance commerciale e a un contenimento dei costi operativi.

I ricavi core salgono dello 0,8% a 1,35 miliardi. Merito soprattutto dalle commissioni nette, che hanno toccato i 541 milioni (+8,5%), e ciò ha compensato la contrazione del margine di interesse (-3,8% a 811,9 milioni), causata del calo dei tassi. I proventi operativi netti sono cresciuti del 5%, raggiungendo 1,43 miliardi, mentre gli oneri operativi sono scesi del 3,17% a 667,4 milioni, e ciò ha fatto migliorare il cost/income ratio al 46,7% dal 50,3%.

La banca conferma come da tradizione la sua attenzione alla qualità del credito, con un Npe ratio lordo al 2,6% (1,2% netto), un costo del rischio annuo in discesa a 31 punti base (-12 pb su base annua) e un livello di copertura dei deteriorati al 54,2%. Sotto il profilo patrimoniale, la generazione di capitale organico ha superato i 540 milioni, e come effetto il Cet 1 ratio si mantiene stabile al 15,8%. Grazie a una maggiore forza di capitale, nel trimestre Bper ha erogato 4,4 miliardi di nuovi crediti (+22,3%), portando gli impieghi netti a 89,6 miliardi.

I riflettori restano puntati sull’offerta pubblica di scambio volontaria annunciata lo scorso febbraio su Banca Popolare di Sondrio. Su questo fronte va registrata da parte di Bper la piena disponibilità a un dialogo che, al contrario, è mancato da parte di Sondrio, che fino ad oggi ha rigettato un’offerta ritenuta ostile. «Abbiamo bisogno che Popolare di Sondrio faccia un passo nella nostra direzione» ma «per ballare il tango servono due persone: se l’altra non vuole, io non posso fare nulla», dice Papa in conference call con gli analisti.

Ora Bper guarda con fiducia a qualche segnale dal nuovo consiglio della Sondrio, dove gli equilibri – dopo l’assemblea – sono cambiati: dopo una lunga stagione in cui a prevalere era la componente vicina al management – che è contrario all’Ops – «ora ci sono nuovi consiglieri, un nuovo presidente: tocca a loro decidere se vogliono avvicinarsi», dice Papa. «Siamo aperti a sederci e a discutere. Abbiamo sempre detto che vediamo una forte compatibilità strategica tra le due realtà: entrambe hanno radici popolari, sono vicine ai territori, e condividono lo stesso azionista di riferimento, Unipol», ricorda il ceo.

L’integrazione, spiega il manager, rappresenterebbe «un’opportunità unica per creare un gruppo con una posizione di leadership nel panorama italiano, in particolare nel ricco Nord Italia». Secondo le simulazioni di Bper, il gruppo aggregato potrebbe raggiungere nel 2027 oltre 7 miliardi di euro di ricavi, 4 miliardi di utile operativo e oltre 2 miliardi di utile netto, con sinergie annue a regime pari a 290 milioni. Il piano prevede inoltre un payout medio del 75%, elemento che Papa ha definito «centrale» per tutti gli azionisti coinvolti, in particolare quelli di Sondrio. «Popolare di Sondrio – ha assicurato – resterà un elemento chiave del gruppo combinato, con un forte ruolo a sostegno di famiglie, Pmi e comunità locali». Intanto il gruppo ha recentemente ottenuto l’autorizzazione Ivass a superare il 30% in Arca Vita, partecipata da entrambe le banche, e conta di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie entro maggio-giugno. L’arrivo sul mercato dell’Ops è previsto per giugno-luglio, con l’obiettivo di completare il delisting tra luglio e agosto e la fusione entro la fine dell’anno.

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