Abi: disparità competitive con gli Usa per Basilea 3

L’accordo di Basilea 3, che «è la regola del mondo bancario dell’Occidente», sta dando luogo a «disparità competitive fra Europa e Usa perché Washington, già dall’entrata in vigore a gennaio durante l’amministrazione Biden, non applica le tempistiche concordate». Lo ha affermato ieri il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, aggiungendo che questo è un tema «su cui […] L'articolo Abi: disparità competitive con gli Usa per Basilea 3 proviene da Iusletter.

Mag 9, 2025 - 15:01
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Abi: disparità competitive con gli Usa per Basilea 3

L’accordo di Basilea 3, che «è la regola del mondo bancario dell’Occidente», sta dando luogo a «disparità competitive fra Europa e Usa perché Washington, già dall’entrata in vigore a gennaio durante l’amministrazione Biden, non applica le tempistiche concordate». Lo ha affermato ieri il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, aggiungendo che questo è un tema «su cui mi risulta la Bce stia attentamente riflettendo».

L’occasione del discorso del presidente dell’Abi è l’audizione presso la commissione di inchiesta sulle banche in Parlamento. Secondo il banchiere la disparità di applicazione delle regole prudenziali internazionali nelle varie giurisdizioni (oltre agli Stati Uniti è in ritardo sul recepimento anche la Gran Bretagna, mentre nella Ue le norme sono entrate in vigore a gennaio) «crea un problema alle condizioni di partenza per una corretta concorrenza. Le regole prudenziali per le banche, cosiddette di Basilea 3+, a lungo negoziate e infine concordate fra le banche centrali d’Occidente, non stanno entrando in vigore contemporaneamente, ma stanno subendo differenziate applicazioni che alterano l’uguaglianza delle condizioni di partenza della concorrenza e della stabilità bancaria, economica e finanziaria». Questa situazione, che può creare forti asimmetrie tra le banche di diverse aree geografiche, era in corso già da diversi mesi. A questo, però, si sta sommando l’effetto dei dazi. «Tali disparità applicative degli accordi di Basilea 3+ hanno preceduto l’annunzio dell’introduzione o accentuazione di dazi che contraddirebbero le libertà regolate dei mercati innanzitutto in Occidente, a cominciare dal funzionamento delle banche», ha detto Patuelli.

Nel corso della lunga audizione, durata circa un’ora e mezza, il presidente dell’Abi si è soffermato sulle riforme attese nella Ue. «La Ue dovrebbe procedere sul completamento dell’Unione bancaria tramite l’assicurazione comune dei depositi» per la quale noi siamo «sempre stati a favore», ma a tale assicurazione «è stata abbinata dai Paesi del Nord Europa a una condizione che l’ha resa impossibile, e non in primis per le banche ma per gli stati e la Repubblica Italiana, ossia per la ponderazione rispetto alla detenzione dei titoli dello Stato sovrano in cui si risiede e che assorbirebbe patrimonio e disincentiverebbe dall’ acquisto» dei titoli di Stato, ha detto.

Un altro passaggio di rilievo riguarda la desertificazione degli sportelli bancari. Patuelli esclude che sia causata dalle banche, le quali seguono le persone per dare loro servizi. A suo avviso il fenomeno è stato accentuato da una legge di diversi anni fa in cui si affida la tesoreria dei piccoli comuni a Poste Italiane senza fare la gara. Il banchiere ha spiegato che non ha economicamente senso per una banca tenere aperto uno sportello in un piccolo comune, mentre con il servizio di tesoreria ci sarebbe un incentivo maggiore. «Quello che propongo è di fare le gare anche nei piccoli comuni e laddove andassero deserte si può assegnare la tesoreria a Poste» .

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