Bonus prima casa a rischio con il patto di riservato dominio
Decadenza Bonus Prima Casa per vendita con riserva dell'immobile tramite patto di riservato dominio prima di 5 anni: rileva la stipula e non il pagamento.

Ai fini dell’imposta di registro, la vendita con riserva di proprietà di un immobile è equiparata alla vendita ordinaria, pertanto la tempistica relativa alla decadenza dal Bonus prima casa deve essere calcolata a partire dalla data di stipula del contratto, non facendo riferimento al pagamento dell’ultima rata che perfeziona il trasferimento della proprietà.
Lo ha affermato la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 5068 del 26 febbraio 2025, dando ragione all’Agenzia delle Entrate.
Il Fisco aveva revocato l’agevolazione ai proprietari di un immobile che, stipulando un patto di riservato dominio, avevano ceduto l’abitazione prima dei cinque anni dall’ acquisto.
Secondo i giudici:
Il soggetto che abbia beneficiato ai fini dell’imposta di registro del beneficio prima casa decade da detto beneficio ove entro il quinquennio aliena il medesimo bene riservandosi, a garanzia della parte di prezzo dilazionato, il dominio sull’immobile, rilevando il momento della conclusione della vendita come stabilito dall’ art. 27 TUR e non già il momento successivo del pagamento integrale del prezzo.
Per accedere all’agevolazione fiscale è dunque necessario fare riferimento al momento di conclusione della vendita e non al versamento dell’ultima rata da parte dei nuovi acquirenti.