Tutti gli incentivi per le imprese che investono in Rinnovabili

Panoramica delle agevolazioni per PMI e altre imprese che puntano sulle Rinnovabili, tra incentivi al Fotovoltaico, efficienza energetica e autoproduzione.

Apr 9, 2025 - 18:39
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Tutti gli incentivi per le imprese che investono in Rinnovabili

Nel 2025, le imprese italiane che decidono di investire in energie rinnovabili possono beneficiare di una serie di incentivi fiscali e agevolazioni che puntano a promuovere l’efficienza energetica, la sostenibilità e l’adozione di tecnologie verdi.

Questi incentivi rientrano in diverse misure tra cui il Piano Transizione 5.0, il Fondo per la Transizione Industriale, il Conto Termico, le tariffe agevolate per le CER, i nuovi contributi PNRR per l’autoconsumo di Minieolico e Fotovoltaico nelle PMI.

Vediamo nel dettaglio le principali opportunità disponibili.

Credito d’imposta Piano Transizione 5.0

Il Piano Transizione 5.0 è uno degli strumenti principali a supporto delle imprese italiane che investono in tecnologie energetiche innovative, come impianti fotovoltaici e sistemi di autoproduzione di energia. Offre un credito d’imposta per la riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% dell’intera struttura produttiva o del 5% per il singolo processo coinvolto. Il tax credit è applicato a beni materiali e immateriali per la transizione tecnologica e digitale in ottica Industria 4.0 e 5.0. Le aliquote variano in base all’ammontare dell’investimento:

  • 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 15% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro
  • 5% per la quota eccedente, fino a un massimo di 50 milioni di euro per impresa.

Questi incentivi sono anche cumulabili con altre misure previste dalla normativa europea.

Investimenti agevolati dal Fondo Transizione Industriale

Il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale prevede agevolazioni fino al 45% per gli investimenti dedicati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili come il fotovoltaico, il minieolico e la geotermia.

Erogato dal MIMIT, da febbraio 2025 è aperto a tutte le imprese industriali, comprese quelle piccole e medie (PMI). Le piccole imprese possono beneficiare di un’ulteriore maggiorazione del 20%, mentre per le medie imprese la maggiorazione è del 10%.

L’aliquota sale quest’anno al 50% per impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, è previsto un ampliamento della platea di beneficiari, includendo anche nuove tipologie di impianti e settori produttivi che non erano stati coperti in precedenza.

Fondo perduto per Fotovoltaico e Minieolico delle PMI

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede 320 milioni di euro a fondo perduto per le PMI che installano impianti fotovoltaici e minieolici per l’autoproduzione di energia. Possono fare richiesta dal 4 aprile al 5 maggio 2025, con contributi che vanno da un minimo di 30.000 euro a un massimo di 1.000.000 di euro.

Le percentuali di finanziamento variano a seconda della tipologia di impresa, con il 30% per le medie imprese, il 40% per micro e piccole imprese, e fino al 50% per sistemi di stoccaggio dell’energia. Un ulteriore 40% delle risorse è riservato alle regioni del Sud Italia.

Conto Termico 2.0 e 3.0

Il Conto Termico 2.0, gestito dal GSE, fornisce incentivi per interventi di efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. L’agevolazione può coprire fino al 65% dei costi ammissibili per l’installazione di impianti e interventi e viene erogata sotto forma di contributo diretto o quote annuali, a seconda della tipologia di progetto. Le imprese possono presentare domanda online al GSE, utilizzando il portale dedicato. Gli incentivi vengono erogati in base alla tipologia e dimensione dell’intervento effettuato.

Il nuovo Conto Termico 3.0, in fase di approvazione, promette infatti maggiore semplicità nell’accesso ai contributi e la possibilità di combinare più incentivi. Versione aggiornata del programma, estende le tipologie di impianti ammissibili ad incentivo includendo tecnologie innovative per la gestione e l’efficienza del consumo energetico e sistemi di accumulo per l’energia prodotta da fonti rinnovabili, come batterie per impianti fotovoltaici.

CER: Comunità Energetiche Rinnovabili per le PMI

Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una delle soluzioni più innovative per promuovere la sostenibilità energetica e permettere alle imprese di ridurre i costi energetici attraverso la produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili. Possono essere costituite con il coinvolgimento di imprese, famiglie, enti locali e cooperative, e sono regolate dal Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 199, che ha introdotto il quadro normativo per favorire lo sviluppo di queste iniziative.

Le CER consentono alle imprese di piccole e medie dimensioni di aggregarsi per produrre energia rinnovabile localmente e condividere i benefici economici derivanti dall’autoproduzione. In questo modo, possono beneficiare di vantaggi fiscali e contributivi, tra cui esenzioni fiscali su una parte dell’energia autoprodotta e consumata internamente, e agevolazioni per la realizzazione degli impianti fotovoltaici.

Le PMI che decidono di investire nelle Comunità Energetiche Rinnovabili possono beneficiare di incentivi fiscali e contributi pubblici. La Legge di Bilancio 2025 ha previsto un credito d’imposta fino al 50% dei costi e contributi maggiori per le PMI del Sud Italia.