Banco BPM all’attacco in assemblea: “Unicredit chiarisca le sue intenzioni sull’Ops”

Ultima assemblea da indipendente per Banco Bpm, che il 30 aprile ha riunito i soci (64,2% del capitale presente) e confermato il no all’OPS lanciata da Unicredit. Bilancio e dividendo approvati, ma i vertici hanno scelto la linea della fermezza.

Tononi: “Unicredit decida cosa vuole davvero”

Il presidente Massimo Tononi ha lanciato un messaggio diretto a Piazza Gae Aulenti: “Unicredit scelga se rinunciare alle condizioni o all’offerta. L’operazione è incerta e finanziariamente non adeguata”.

Castagna: “Zero visione industriale”

Il CEO Giuseppe Castagna ha attaccato l’assenza di un piano concreto: “Non c’è un progetto di integrazione né uno stand-alone. Solo obiettivi generici al 2025 e 2027”. E ha difeso la recente acquisizione di Anima: “Il risparmio degli italiani va custodito in mani italiane”.

Il ruolo di Crédit Agricole

Crédit Agricole, socio al 19,8%, non ha ancora preso posizione sull’offerta ma punta a estendere l’intesa tra Amundi e Unicredit. Pesa però l’obbligo, imposto dal governo, di abbandonare il mercato russo in nove mesi. “Unicredit ha parlato di una svalutazione potenziale da 5,5 miliardi”, ha ricordato Castagna.

Mps e Generali: apertura condizionata

Sul dossier Generali, Castagna si è detto neutrale ma aperto a una mossa di Mps: “Non sarei scontento se entrasse in Banca Generali. Ma per noi non è un’opzione: non inseguiremo partecipazioni prive di logica industriale”.

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