Attacco indiano in Pakistan, almeno 26 civili uccisi. Il mondo in allarme per un nuovo fronte di guerra

Guterres (Onu): "Il mondo non può permettersi una guerra tra India e Pakistan". Cina preoccupata. Gli Stati Uniti chiedono una ricomposizione della crisi. L'Iran si propone come mediatore

Mag 7, 2025 - 07:16
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Attacco indiano in Pakistan, almeno 26 civili uccisi. Il mondo in allarme per un nuovo fronte di guerra

Roma, 7 maggio 2025 – Dopo settimane di tensioni seguite all'attentato in Kashmir del 22 aprile scorso, lo scontro tra India e Pakistan si fa aperto. Ieri l'esercito indiano ha avviato un'operazione contro obiettivi definiti terroristici con lancio di missili che hanno colpito il territorio pakistano del Punjab e infrastrutture nel Kashmir controllato dal Pakistan. Islamabad riferisce di avere abbattuto almeno cinque jet indiani e il portavoce dell'esercito pakistano, il tenente generale Ahmed Chaudhry, parla di otto civili uccisi, tra cui una bambina di tre anni, in 24 raid indiani in sei località del Pakistan. L'attacco indiano è un "atto di guerra al quale reagiremo in maniera forte", ha fatto sapere il portavoce pakistano. Secondo l'esercito di Nuova Delhi tre civili indiani sono stati uccisi dai raid pakistani. La comunità internazionale è in allarme per un altro fronte di guerra che potrebbe aprirsi tra due potenze nucleari: gli Stati Uniti chiedono una ricomposizione della crisi. L'Iran si propone come mediatore. "Il mondo non può permettersi una guerra tra India e Pakistan", dice il portavoce del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.

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