Archeologia e Art Bonus, ecco la Sala del Tesoro

Il progetto per la riapertura al pubblico - ormai vicina - dell’antico monetiere del Museo Archeologico nazionale di Arezzo, è stato selezionato e rientra tra i 400 interventi del territorio nazionale che partecipano al concorso

Mar 20, 2025 - 08:55
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Archeologia e Art Bonus, ecco la Sala del Tesoro

Arezzo, 20 marzo 2025 – La Sala del Tesoro, il progetto per la riapertura al pubblico - ormai vicina - dell’antico monetiere del Museo Archeologico nazionale di Arezzo, è stato selezionato e rientra tra i 400 interventi del territorio nazionale che partecipano al concorso Art Bonus 2025, organizzato dal ministero della Cultura e da Ales, in collaborazione con Promo Pa Fondazione – Lubec. Fino al 14 aprile è possibile votare per la prima fase del concorso per contribuire ad accendere i riflettori su questo prezioso intervento e sostenerlo nel passaggio alla seconda fase delle selezioni.

Al primo piano del Museo Archeologico Nazionale di Arezzo, lungo la galleria principale, si trova una grande sala chiusa al pubblico da decenni, che custodice un vero tesoro: il Monetiere. Il patrimonio numismatico conservato nella sala è costituito da oltre 2000 monete etrusche, italiche, greche e romane ed è stato recentemente oggetto di un’attenta verifica inventariale e di una parallela attività di studio e catalogazione.

Oltre a ciò, nell’ambito della convenzione esistente fra la Direzione regionale musei della Toscana e il Dida – Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, sono state esaminate le caratteristiche strutturali dell’ambiente, sono stati eseguiti dei rilievi, sono state ricercate soluzioni espositive all’avanguardia per la valorizzazione dei reperti numismatici – piccoli tesori ricchi di valori non facili da cogliere sulla loro piccola superficie – ed è stata infine elaborata una prima idea progettuale per il riallestimento e l’apertura al pubblico del Monetiere.

Un esempio significativo di questo tesoro è già esposto nella sala dedicata alla collezione archeologica della nobile famiglia dei Bacci, una moneta monumentale di bronzo del peso di quasi 750 g rinvenuta a Stroppiello, in campagna, lungo la strada che collega Arezzo con il Casentino.

I lati raffigurano rispettivamente una grande ancora e una ruota con 7 raggi e 3 lettere etrusche che corrispondono ai suoni V, P, N: la moneta appartiene alla serie detta ruota-ancora, conosciuta in tanti pesi e misure e diffusa in Valdichiana, a Chiusi e a Orvieto fra il 400 e il 300 a.C. circa.

Le altre monete aspettano di poter finalmente essere ammirate da tutti e di raccontare la loro storia, fra ritratti imperiali, miti, leggende e figure allegoriche, nella nuova «Sala del Tesoro». Il concorso si svolgerà in due fasi: fino al 14 aprile sarà possibile votare esclusivamente sul sito Art Bonus, mentre nella giornata del 15 aprile ci sarà il click day sui social per votare i progetti finalisti.