Venezia, debutta il ticket d’ingresso: ecco quanto costa, chi deve prenotarlo e come pagarlo

Da oggi per entrare nella "Serenissima" senza pernottare servirà un biglietto. L'obiettivo: contrastare l'overtourism, proteggere la città e generare nuove risorse per il Comune. Tutti i dettagli L'articolo Venezia, debutta il ticket d’ingresso: ecco quanto costa, chi deve prenotarlo e come pagarlo proviene da FIRSTonline.

Apr 18, 2025 - 12:14
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Venezia, debutta il ticket d’ingresso: ecco quanto costa, chi deve prenotarlo e come pagarlo
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Debutta da oggi, 18 aprile 2025, il nuovo ticket di ingresso per Venezia. Dopo una prima sperimentazione nel 2024, la città lagunare lancia ufficialmente il secondo test su larga scala del contributo di accesso, una misura pensata per contenere il turismo giornaliero, regolare i flussi nei periodi di picco e, soprattutto, garantire la tutela del fragile ecosistema urbano. Il progetto parte questa mattina e accompagnerà i visitatori fino al 27 luglio, toccando un totale di 54 giornate a pagamento, quasi il doppio rispetto all’esperimento dell’anno scorso (29).

Una risposta concreta all’overtourism

L’introduzione del ticket nasce come risposta a un’esigenza ormai urgente: contrastare il problema dell’overtourism e difendere la città da un afflusso eccessivo di turisti giornalieri, che spesso arrivano in massa nelle ore centrali della giornata senza pernottare. Si tratta di una pressione costante che, oltre a compromettere la vivibilità del centro storico, non genera un contributo economico proporzionato all’impatto prodotto. Da qui la scelta dell’amministrazione comunale di intervenire con uno strumento nuovo, che non ha precedenti in Italia e che punta a regolare l’accesso senza introdurre un vero e proprio numero chiuso, ma agendo invece sulla leva economica e sulla prenotazione obbligatoria.

Come funziona il ticket: costi e prenotazioni

Da oggi, chiunque decida di visitare Venezia in giornata, senza pernottare, dovrà prenotare il proprio accesso e pagare un contributo, che varia in base al momento della registrazione. Il costo è di 5 euro a persona, ma solo se il biglietto viene acquistato almeno quattro giorni prima della visita. Chi invece si registra nei tre giorni precedenti – oppure direttamente in loco – pagherà una tariffa maggiorata di 10 euro. L’accesso è regolato nella fascia oraria che va dalle 8:30 alle 16:00, e riguarda esclusivamente il centro storico, mentre restano escluse le isole della laguna.

La prenotazione si effettua attraverso il portale online del Comune o le piattaforme turistiche ufficiali. È possibile acquistare il biglietto anche fisicamente presso le tabaccherie abilitate, i punti vendita del circuito Venezia Unica o tramite le biglietterie automatiche presenti nei principali terminal di trasporto. In ogni caso, chi sceglie il pagamento in loco non potrà accedere allo sconto per prenotazione anticipata.

Chi paga e chi è esentato

Il contributo si applica esclusivamente ai visitatori giornalieri, italiani o stranieri, che non pernottano all’interno del Comune. I turisti che alloggiano in alberghi, B&B o altre strutture ricettive, infatti, sono già tenuti al pagamento della tassa di soggiorno, e non dovranno versare alcun ticket aggiuntivo. Sono inoltre esentati dal pagamento i residenti (anche temporanei), i nati a Venezia, i minori di 14 anni, gli studenti con sede di studi nella Città Antica, le persone con disabilità e i loro accompagnatori, nonché il personale delle Forze Armate e di Polizia in servizio.

Le esenzioni, però, non sono automatiche: chi rientra in una delle categorie protette deve comunque registrarsi sul portale e generare un QR code personale che dovrà essere mostrato in caso di controlli.

Un calendario mirato: tutte le date a pagamento

La sperimentazione è stata disegnata per coprire le giornate a maggiore intensità turistica, senza estendersi all’intero anno. Il calendario 2025 comprende tutte le date dal 18 aprile, fino al 30 dello stesso mese. A maggio si continuerà a pagare nei fine settimana e anche nei venerdì, inclusi i ponti primaverili come quello del Primo Maggio. Lo stesso schema si ripeterà a giugno e luglio, con un ticket richiesto ogni venerdì, sabato e domenica, fino alla fine del mese.

Si tratta di una scelta strategica: il contributo viene infatti attivato nei giorni di picco, senza introdurre un limite massimo di ingressi, ma cercando di indirizzare i flussi in modo più sostenibile, scoraggiando il cosiddetto “mordi e fuggi”.

Una nuova risorsa per le casse del Comune

Il biglietto d’ingresso non rappresenta soltanto una barriera simbolica contro l’overtourism, ma è anche un nuovo strumento di finanza urbana. I fondi raccolti saranno infatti destinati a interventi mirati per la manutenzione del centro storico, la conservazione dei beni culturali e il potenziamento dei servizi pubblici, incluse le attività di pulizia, sorveglianza e mobilità sostenibile. Non è escluso che, se i risultati saranno giudicati positivi, il ticket possa essere esteso anche ad altri periodi dell’anno o trasformarsi in una misura permanente.

Un modello sotto osservazione internazionale

Quello che parte oggi non è soltanto un esperimento amministrativo, ma un laboratorio urbano sotto osservazione internazionale. Diverse città d’arte (e non solo), da Barcellona ad Amsterdam, passando per Roma che sta già sperimentando il nuovo sistema di accesso alla Fontana di Trevi, stanno seguendo con attenzione il caso Venezia, per capire se questa misura possa diventare una best practice replicabile altrove. Il dibattito è però aperto: c’è chi parla di “gentrificazione turistica” e chi teme un accesso sempre più selettivo e a pagamento al patrimonio culturale. Intanto, la città lagunare fa scuola e si candida a diventare un modello.