Utile record per Banco Bpm e guidance 2025 aumentata
La banca guidata da Giuseppe Castagna spiega che il suo modello di business sta diventando più forte e diversificato a seguito anche dell’ingresso di Anima Holding.

Un nuovo record storico per l’utile netto e previsioni per l’anno in corso aumentate. Sono questi i principali punti della trimestrale di Banco Bpm diffusa ieri sera a mercato chiuso.
L’utile netto è salito a 511 milioni di euro nei primi tre mesi 2025, oltre le aspettative, grazie ad un modello di business del gruppo “diventato più forte e diversificato a seguito anche dell’ingresso di Anima Holding”, in linea con il piano strategico al 2027.
La “solidità dei risultati e la resilienza degli stessi pur in un contesto di tassi inferiori alle previsioni”, hanno portato la banca ad aumentare la sua guidance di risultato netto a 1,95 miliardi dai precedenti 1,7 miliardi stimati in precedenza.
I proventi operativi sono cresciuti (1.476 milioni) del 2,9% rispetto al primo trimestre, il risultato della gestione operativa è salito (+8,6%) a 831 milioni (dai 765 milioni), nonostante il calo del 5,5% annuo del margine di interesse (816,9 milioni), in un contesto di tassi di interesse più bassi, compensato dal +6,2% delle commissioni nette (554 milioni). In calo gli oneri operativi (-3,5%), a 645 milioni, e il rapporto cost/income (44% dal 47% precedente).
Relativamente alla qualità del portafoglio, il trimestre ha visto ridursi dal 2,8% al 2,7% l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale di quelli lordi e la banca conferma l’obiettivo di derisking di 1,02 miliardi, di cui 820 milioni completati nel 2024 e circa 200 milioni previsti nel 2025.
Sul fronte dei coefficienti patrimoniali, il Cet-1 fully phased al 14,76% e l'Mda buffer fully phased a 559 bp al 31 marzo 2025. Con riferimento all'acquisizione di Anima H., il management conferma in uno scenario senza l'ottenimento del Danish Compromise un Cet-1 ratio al 13%.
L’istituto ritiene che l’ingresso di Anima nel perimetro del gruppo porterà un rafforzamento delle sinergie commerciali e di prodotto, elemento di “forte supporto” alla dinamica dei collocamenti di prodotti di risparmio gestito e amministrato, inclusa la componente assicurativa che beneficerà della progressiva entrata a regime del nuovo assetto interno per la componente ‘vita’ e della partnership di lungo periodo con Crédit Agricole per la parte ‘danni’.
L'acquisizione di Anima, in particolare, aggiunge un nuovo tassello al modello di business diversificato: sono 377 miliardi le attività finanziarie totali della clientela al 31 marzo 2025. Il processo di integrazione è già stato avviato e dal secondo trimestre vi sarà il consolidamento integrale in perimetro dell'asset manager.
Dopo i conti, gli analisti di Barclays hanno alzato il target price sulle azioni Banco Bpm, portandolo a 11 euro rispetto ai 10,6 euro precedenti (+4%), confermando la raccomandazione overweight sul titolo visto l'upside potenziale del 13%: questa mattina BAMI scambia a 9,80 euro (+0,50%).
Gli esperti ritengono il primo trimestre 2025 più forte del previsto per tutte le voci principali del conto economico e hanno aumentato le stime sull'utile per azione rettificato 2025-27 del 6%, riflettendo il contributo di Anima, i risultati più solidi del primo trimestre e le previsioni.
Secondo Websim Intermonte i risultati di Banco Bpm sono superiori alle attese: “i ricavi sono stati del 5% più alti grazie a un NII resiliente, commissioni record sui prodotti di risparmio, proventi da trading sostenuti da mercati vivaci e un contributo assicurativo in crescita che entrerà a regime entro il 2026”.
Deutsche Bank ha alzato da 10 a 10,6 euro il prezzo obiettivo sul titolo della banca, confermando la raccomandazione buy dopo i conti del primo trimestre 2025. Gli analisti parlano di una "partenza forte" dell'anno, di un "outlook forte e di un Cet1 più forte".
Jefferies conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 9,6 euro dopo i conti trimestrali, definendoli "solidi, con un risultato netto ben oltre le attese del consenso, trainato dalla forza dell'utile da commissioni, dal controllo dei costi e da minori accantonamenti. Anche il capitale ha sorpreso positivamente. La guidance sull'utile netto 2025 è stata rivista al rialzo del 15%", spiegano gli analisti.
Per Barclays il prossimo catalyst per il titolo riguarda l'evoluzione dell'offerta di scambio di UniCredit: la banca milanese potrebbe prendere in considerazione il ritiro della propria offerta di scambio su Banco BPM, dato che le azioni correttive richiestele dal governo italiano, nel contesto del Golden Power, appaiono complesse da attuare nella pratica (ad esempio, l'uscita dalla Russia, il mantenimento dell'allocazione degli asset dei clienti di Anima sulle partecipazioni italiane, ecc.).
UniCredit potrebbe commentare la questione la prossima settimana, in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre, il 12 maggio.
"Ci aspettiamo che le azioni di Banco BPM reagiscano negativamente qualora UniCredit ritirasse la sua offerta, ma vediamo un upside su base autonoma nel medio termine, poiché non riteniamo che la valutazione di mercato rifletta pienamente il contributo di Anima e gli impatti delle altre iniziative (ad esempio, l'internalizzazione dei pagamenti e delle assicurazioni) che Banco BPM ha lanciato per rafforzare la sua base commissionale", si legge nella ricerca.
Fonte sito web di Banco Bpm