Unipol, record dei profitti (+18%) Titolo ai massimi a Piazza Affari
Profitti in forte ascesa per il Gruppo Unipol che ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile consolidato contabile di 285 milioni di euro, in aumento del 17,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che sale a 407 milioni, con un balzo del 12,1%, se si includono anche il contributo al 31 […] L'articolo Unipol, record dei profitti (+18%) Titolo ai massimi a Piazza Affari proviene da Iusletter.

Profitti in forte ascesa per il Gruppo Unipol che ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile consolidato contabile di 285 milioni di euro, in aumento del 17,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che sale a 407 milioni, con un balzo del 12,1%, se si includono anche il contributo al 31 marzo delle partecipate bancarie Bper e Popolare di Sondrio.
Numeri ai quali fa da contorno anche la performance di Borsa del titolo del gruppo assicurativo. Ieri le azioni hanno archiviato la seduta in progresso dello 0,41% a 17,18 euro toccando di fatto nuovi massimi. In scia alle attese sui risultati industriali ma anche in vista del risiko bancario che vede la compagnia, in quanto azionista forte di Bper e Sondrio, al centro dei futuri riassetti.
In questo quadro il mercato ha comunque mantenuto alta l’attenzione sulle performance industriali, generalmente in linea se non migliori rispetto a quelle che erano le attese. In particolare, la raccolta diretta assicurativa, stando a quanto comunicato ieri in serata dalla società, è salita del 18,8% a 5 miliardi, con il Danni che ha contribuito per 2,4 miliardi (+4,7%) e il Vita per 2,6 miliardi (+35,5%). Per quel che riguarda la raccolta Vita va precisato che il forte incremento è stato alimentato soprattutto dal canale bancassicurativo e dalla raccolta apportata da contratti collettivi previdenziali di nuova acquisizione. Al netto di questi ultimi, la crescita si sarebbe attestata al 9,6%, con un valore della nuova produzione in linea con gli obiettivi del nuovo piano strategico 2025-2027 Stronger/Faster/Better. L’indicatore di solidità patrimoniale, Solvency ratio, del Gruppo Unipol ha raggiunto invece quota 218%, era al 212% al 31 dicembre 2024, con quello del gruppo assicurativo al 277%.
Bene anche la redditività del Danni con il combined ratio sceso al 91%, in lieve miglioramento rispetto al 91,1% dello stesso periodo del 2024. Un valore che ha permesso di registrare una crescita del risultato ante imposte del segmento, salito da 294 a 336 milioni. Ciò a fronte di una performance nella raccolta che ha registrato lo sviluppo significativo di UniSalute (+21,5%), i positivi risultati del comparto Auto che, con premi pari a 1.110 milioni, ha registrato una crescita del 4,5%, solo leggermente inferiore all’aumento del non Auto: +4,9% a 1.277 milioni .
In ascesa anche il risultato del comparto Vita i cui profitti ante imposte sono saliti da 65 a 72 milioni. «In un contesto di mercato fortemente volatile – ha spiegato Unipol -, la produzione ha continuato a essere incentrata su prodotti tradizionali in una logica di protezione degli investimenti dei clienti e di ottimizzazione dei flussi netti delle gestioni separate». La redditività lorda del portafoglio degli investimenti finanziari assicurativi ha ottenuto un rendimento complessivo pari al 6,9% degli asset investiti, in miglioramento rispetto al 5,8% del primo trimestre 2024. In netta ripresa anche il risultato ante imposte del settore altre attività, salito da 2 a 12 milioni.
«Le principali azioni previste nel nuovo piano strategico 2025-2027 Stronger/Faster/Better risultano già avviate – ha concluso la compagnia – e inizieranno a produrre progressivamente i loro effetti nel corso dei prossimi trimestri».
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