Ucciso in un omicidio, torna “dall’Aldilà” per parlare del suo assassino: “In un’altra vita avremmo potuto essere amici”. La deposizione con l’AI durante il processo

Un uomo dell’Arizona ucciso a colpi d’arma da fuoco in un incidente stradale “torna” per parlare al suo assassino grazie all’Intelligenza Artificiale. Chris Pelkey è morto tre anni fa in una sparatoria stradale in Arizona, ma con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, è tornato all’inizio di questo mese, in occasione della sentenza del suo assassino, per rilasciare […] L'articolo Ucciso in un omicidio, torna “dall’Aldilà” per parlare del suo assassino: “In un’altra vita avremmo potuto essere amici”. La deposizione con l’AI durante il processo proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 9, 2025 - 12:35
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Ucciso in un omicidio, torna “dall’Aldilà” per parlare del suo assassino: “In un’altra vita avremmo potuto essere amici”. La deposizione con l’AI durante il processo

Un uomo dell’Arizona ucciso a colpi d’arma da fuoco in un incidente stradale “torna” per parlare al suo assassino grazie all’Intelligenza Artificiale. Chris Pelkey è morto tre anni fa in una sparatoria stradale in Arizona, ma con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, è tornato all’inizio di questo mese, in occasione della sentenza del suo assassino, per rilasciare lui stesso la deposizione della vittima. I familiari hanno affermato di aver sfruttato questa innovativa tecnologia per consentire al signor Pelkey di usare le “sue” presunte parole per raccontare l’incidente che gli è costato la vita.

Come ha spiegato Stacey Wales alla BBC, la famiglia della vittima ha utilizzato registrazioni vocali, video e foto del signor Pelkey, che aveva 37 anni quando è stato ucciso, per ricreare il video. La Wales ha anche suggerito di aver scritto comunque lei le parole che la versione AI ha letto in tribunale basandosi su quanto presumeva che suo fratello avrebbe potuto dire. “A Gabriel Horcasitas, l’uomo che mi ha sparato, dico che è un peccato che ci siamo incontrati quel giorno in quelle circostanze. In un’altra vita, probabilmente saremmo potuti essere amici”, ha affermato il finto defunto Pelkey. “Credo nel perdono e in un Dio che perdona. L’ho sempre creduto e lo credo ancora”, ha continuato la versione AI del signor Pelkey. Il giudice dell’Arizona che ha supervisionato il caso, Todd Lang, è sembrato apprezzare l’uso dell’intelligenza artificiale durante l’udienza e ha condannato Horcasitas a 10 anni e mezzo di carcere per omicidio colposo. Come scrive la BBC, i tribunali dell’Arizona hanno già iniziato a utilizzare l’IA per diverse funzioni giuridiche.

Ad esempio, quando la Corte Suprema dello Stato emette una sentenza si avvale di un sistema di intelligenza artificiale che la rende comprensibile per le persone. “Ci appoggeremo all’intelligenza artificiale caso per caso, ma la tecnologia è irresistibile”, ha affermato un giudice federale in pensione, Paul Grim, raggiunto dalla BBC. Ma alcuni esperti, come Derek Leben, professore di etica aziendale alla Carnegie Mellon University, sono preoccupati dall’uso dell’intelligenza artificiale e dal precedente che questo caso crea. Sebbene Leben non metta in discussione le intenzioni o le azioni di questa famiglia, teme che non tutti gli utilizzi dell’intelligenza artificiale saranno coerenti con i desideri della vittima.

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