Avvelena i i parenti cucinando il filetto con funghi velenosi, poi va in ospedale ma rifiuta le cure: “Non ha voluto l’anti-veleno”
Il 29 luglio 2023, Erin Patterson ha invitato nella sua casa di Leongatha, cittadina rurale dello stato di Victoria, alcuni familiari per un pranzo che si sarebbe poi rivelato fatale: secondo l’accusa, avrebbe servito l'”Angelo della Morte”, uno dei funghi più velenosi al mondo. La 50enne è ora a processo con l’accusa di omicidio nei […] L'articolo Avvelena i i parenti cucinando il filetto con funghi velenosi, poi va in ospedale ma rifiuta le cure: “Non ha voluto l’anti-veleno” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Il 29 luglio 2023, Erin Patterson ha invitato nella sua casa di Leongatha, cittadina rurale dello stato di Victoria, alcuni familiari per un pranzo che si sarebbe poi rivelato fatale: secondo l’accusa, avrebbe servito l'”Angelo della Morte”, uno dei funghi più velenosi al mondo. La 50enne è ora a processo con l’accusa di omicidio nei confronti degli ex suoceri, Gail e Don Patterson (entrambi settantenni), della cognata Heather Wilkinson (66 anni) e del marito di quest’ultima, il pastore Ian Wilkinson (68 anni). Il giorno successivo al pranzo, tutti e quattro gli ospiti furono ricoverati in ospedale con sintomi compatibili con un grave avvelenamento da funghi; due giorni dopo si presentò anche Erin Patterson, riferendo di diarrea e nausea. Gail, Don e Heather morirono nei giorni seguenti, mentre l’unico a salvarsi fu Ian Wilkinson, grazie a un trapianto di fegato effettuato in emergenza.
Quando Erin Patterson è entrata all’ospedale di Leongatha, nel Victoria, il personale sanitario aveva già davanti un quadro chiaro: due degli ospiti che avevano pranzato con lei erano in condizioni critiche. A quel punto i medici l’hanno informata che anche lei poteva essere stata esposta a un avvelenamento da funghi potenzialmente letale. Ma la 50enne australiana ha deciso di andarsene dopo appena cinque minuti. Secondo quanto raccontato da un’infermiera in aula, Patterson era agitata, in lacrime, e avrebbe ripetuto più volte: “Non voglio niente di tutto questo”.
Il processo a suo carico è entrato nel vivo. La donna è accusata di aver causato la morte dei suoi ex suoceri, Gail e Don Patterson, e della sorella di Don, Heather Wilkinson, dopo aver servito loro una pietanza condita con funghi velenosi. L’unico sopravvissuto al pranzo, il marito di Heather, ha raccontato che Erin era l’unica a mangiare da un piatto separato. L’accusa ipotizza un movente deliberato: la donna avrebbe mentito su una malattia terminale per convincere gli ospiti a partecipare, preparando appositamente un piatto avvelenato.
In tribunale è stato mostrato anche il modulo di liberatoria firmato da Patterson per lasciare il pronto soccorso. I medici, raccontano, avevano tentato in ogni modo di convincerla a restare per ricevere le cure antiveleno, ma lei ha rifiutato. “Le avevo detto che era stata esposta a un avvelenamento da fungo potenzialmente mortale e che per lei sarebbe stato meglio essere ricoverata in ospedale”, ha testimoniato un medico.
La difesa insiste sull’innocenza della donna. In aula, Patterson ha spiegato che i suoi figli non erano presenti al pranzo per sua volontà, ma che la sera stessa avevano consumato gli avanzi insieme a lei. E l’accusa replica: “I figli di Patterson hanno mangiato gli avanzi dello stesso pasto, ma con i funghi raschiati via”. All’inizio, la madre avrebbe anche rifiutato il ricovero per i figli, sostenendo che non ce ne fosse bisogno, ma ha cambiato idea dopo che i medici le hanno detto che anche la carne poteva essere stata contaminata.
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