Roma e il business dei Papi: impatto da mezzo miliardo con funerali e Conclave

Tra funerali di Papa Francesco e l'elezione di Leone XIV, Roma ha registrato un impatto economico tra 342 e 576 milioni di euro. Un effetto amplificato dal Giubileo e trainato da turismo, ospitalità, trasporti e commercio religioso L'articolo Roma e il business dei Papi: impatto da mezzo miliardo con funerali e Conclave proviene da FIRSTonline.

Mag 10, 2025 - 07:12
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Piazza San Pietro
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Il doppio evento religioso del 2025, la morte di Papa Francesco e l’elezione del nuovo Pontefice Leone XIV, ha trasformato Roma in un volano economico straordinario. Secondo il Centro studi di Unimpresa, la città ha registrato un impatto compreso tra 342 e 576 milioni di euro, con una stima centrale di 451,5 milioni. Un effetto moltiplicato dalla coincidenza con il Giubileo, che ha fatto da cassa di risonanza per presenze, spese e fatturati, anche in un contesto inflazionato.

Un impatto economico da oltre 450 milioni

Dal 21 aprile all’8 maggio 2025, Roma è stata al centro dell’attenzione mondiale. La morte di Papa Francesco, seguita dai solenni funerali e infine dal Conclave che ha eletto Papa Leone XIV, ha attirato tra 700.000 e 900.000 pellegrini e turisti, generando complessivamente tra 1,9 e 2,4 milioni di pernottamenti. Con una spesa media giornaliera stimata in 120 euro per persona, tra alloggi, ristorazione, trasporti, souvenir e altre voci, l’indotto diretto ha superato i 250 milioni di euro, cui si sommano effetti indiretti e indotti per oltre 200 milioni.

Rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II del 2005 – con 3 milioni di pellegrini e un impatto economico attualizzato tra 500 e 700 milioni – l’intensità degli eventi del 2025 è stata minore, ma ha comunque prodotto risultati significativi, grazie anche alla spinta del Giubileo straordinario.

Ospitalità e presenze: la città a pieno regime

I funerali di Papa Francesco, celebrati il 26 aprile, sono stati il momento di maggior concentrazione: circa 400mila fedeli erano presenti lungo il percorso da Piazza San Pietro a Santa Maria Maggiore, dove il Pontefice è stato tumulato. Nei giorni precedenti, oltre 250mila persone hanno reso omaggio alla salma. Le strutture ricettive romane hanno registrato solo il 25 e 26 aprile circa 154mila arrivi e 320mila pernottamenti. Numeri che, secondo Unimpresa, sono probabilmente sottostimati.

Per il Conclave e l’elezione del nuovo Papa, l’afflusso stimato è tra 200.000 e 300.000 visitatori, con un picco di oltre 40.000 persone in Piazza San Pietro al momento della fumata bianca l’8 maggio. Complessivamente, i due eventi hanno saturato l’offerta ricettiva della Capitale, spingendo molti pellegrini verso strutture nei comuni limitrofi, date le sole 120mila disponibilità ufficiali di posti letto nella città.

Spese dei visitatori: alloggio e cibo in testa

La spesa media giornaliera per visitatore è stata di circa 120 euro, suddivisa in 60 euro per l’alloggio, 24 per la ristorazione, 12 per i trasporti, 18 per acquisti vari (soprattutto souvenir religiosi) e 6 euro per altre voci, tra cui donazioni e biglietti di musei.

Nel dettaglio, gli alloggi hanno generato tra 114 e 144 milioni di euro, con hotel e B&B al completo soprattutto nei quartieri più vicini al Vaticano come Prati, Borgo e Trastevere. La ristorazione ha beneficiato di un fatturato compreso tra 45,6 e 57,6 milioni, con picchi di incassi superiori del 30-40% rispetto alla già sostenuta media giubilare. Bar e ristoranti nelle zone limitrofe a San Pietro hanno registrato il tutto esaurito per oltre una settimana.

I trasporti – potenziati con 17 linee ATAC aggiuntive e un intenso ricorso ai treni regionali e ad alta velocità – hanno raccolto ricavi tra 22,8 e 28,8 milioni di euro. I dati ricordano da vicino il flusso ferroviario registrato nel 2005, con oltre 800.000 arrivi.

Souvenir religiosi e commercio: boom di vendite

Anche il commercio ha tratto grande beneficio dagli eventi ecclesiastici. La vendita di oggetti religiosi – rosari, immagini sacre, statuette – ha prodotto un giro d’affari stimato tra 34,2 e 43,2 milioni di euro. Le aree di Borgo Pio e Via della Conciliazione hanno registrato un’impennata delle vendite. A queste si aggiungono voci minori ma rilevanti come le donazioni e l’acquisto di biglietti per attrazioni culturali e musei, che valgono altri 11,4-14,4 milioni.

I costi organizzativi: fino a 10 milioni per sicurezza e logistica

Se da un lato Roma ha goduto di un’importante ricaduta economica, dall’altro ha dovuto affrontare costi pubblici stimati tra 5 e 10 milioni di euro. La spesa ha riguardato sicurezza (con il coinvolgimento di polizia, carabinieri, vigili del fuoco, Protezione Civile), sanità (ospedali da campo e presidi medici) e logistica (maxischermi, transenne, pulizia straordinaria). Ma anche considerando questi costi, l’impatto netto resta molto elevato: tra 332 e 571 milioni di euro.