Terremoto ai Campi Flegrei: due scosse e paura a Napoli, evacuata la sede Federico II di Fuorigrotta

La terra torna a tremare. La mattina del 13 maggio 2025, Napoli ha vissuto momenti di apprensione a causa di un nuovo evento sismico registrato nell’area dei Campi Flegrei. Alle 12:07 una scossa di magnitudo 4.4 è stata avvertita in gran parte del capoluogo e dei comuni limitrofi. Poco dopo, alle 12:25, si è verificata...

Mag 13, 2025 - 14:10
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Terremoto ai Campi Flegrei: due scosse e paura a Napoli, evacuata la sede Federico II di Fuorigrotta

La terra torna a tremare. La mattina del 13 maggio 2025, Napoli ha vissuto momenti di apprensione a causa di un nuovo evento sismico registrato nell’area dei Campi Flegrei. Alle 12:07 una scossa di magnitudo 4.4 è stata avvertita in gran parte del capoluogo e dei comuni limitrofi. Poco dopo, alle 12:25, si è verificata una seconda scossa di magnitudo 3.5, preceduta a sua volta da un primo lieve sisma di magnitudo 2.1.

L’epicentro è stato localizzato in mare, nei pressi della costa di Pozzuoli, a una profondità molto superficiale — circa 3 km secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’intensità e la durata della scossa principale hanno spinto molte persone a uscire di casa e dagli uffici.

Particolarmente colpita la sede dell’Università Federico II di Piazzale Tecchio, a Fuorigrotta, evacuata in fretta tra l’allarme e il panico di studenti e personale. Anche altre sedi dell’ateneo, come quelle di corso Umberto e via Marina, sono state evacuate, così come l’istituto superiore Elena di Savoia nel centro storico.

Le testimonianze parlano di edifici che hanno oscillato per diversi secondi, con effetti maggiormente percepiti ai piani alti. Le autorità hanno attivato i protocolli di emergenza, facendo scattare le evacuazioni e bloccando precauzionalmente il traffico ferroviario sulle linee Cumana e Circumflegrea, per consentire le verifiche tecniche agli impianti. Sospesi anche alcuni treni in arrivo a Napoli.

Non si segnalano danni a persone o gravi criticità strutturali, ma resta alta l’attenzione. Gli esperti dell’INGV continuano a monitorare la situazione, che viene definita come uno sciame sismico in evoluzione. Si raccomanda prudenza e attenzione alle comunicazioni ufficiali.

L’area dei Campi Flegrei, da anni sorvegliata per la sua complessa attività geologica e vulcanica, torna dunque al centro dell’allerta. La recente assegnazione di fondi per il monitoraggio e la prevenzione rappresenta un segnale importante, ma gli eventi odierni ribadiscono quanto sia fondamentale mantenere alta la soglia di vigilanza in territori a rischio.

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