Superbike, a Cremona si sono visti i veri valori del Mondiale, questione tra Bulega e Razgatlioglu

Il round italiano del Mondiale Superbike 2025 ha partorito tre gemelli, ovverosia i risultati delle tre competizioni disputate tra sabato e domenica nell’autodromo di Cremona. I piloti issatisi sul podio sono stati i medesimi tra Gara-1, Superpole Race e Gara-2. Peraltro, ogni componente del terzetto ha occupato la medesima posizione! “Un, deux, trois, Tarari comme […]

Mag 5, 2025 - 10:46
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Superbike, a Cremona si sono visti i veri valori del Mondiale, questione tra Bulega e Razgatlioglu

Il round italiano del Mondiale Superbike 2025 ha partorito tre gemelli, ovverosia i risultati delle tre competizioni disputate tra sabato e domenica nell’autodromo di Cremona. I piloti issatisi sul podio sono stati i medesimi tra Gara-1, Superpole Race e Gara-2. Peraltro, ogni componente del terzetto ha occupato la medesima posizione!

“Un, deux, trois, Tarari comme si comme ça; One, two, three, Tarari the place to be!” cantavano Gigi d’Agostino e DJ Albertino in Super, nota hit di inizio XXI secolo. Potrebbero fare altrettanto Nicolò Bulega, Toprak Razgatlioglu e Alvaro Bautista, rigorosamente in coro, dopo la tappa lombarda. Tre vittorie per l’italiano, tre piazze d’onore per il turco e tre terze monete per lo spagnolo.

Francamente, niente di sorprendente. Forse, questi, sono i veri valori del Mondiale. La Ducati è la moto egemone e Bulega ne è il suo interprete migliore. La Bmw non è alla stessa altezza, ma il talento di Razgatlioglu riesce a portarla più in alto rispetto al suo potenziale.

In fin dei conti, l’emiliano ha guadagnato solo 13 punti sull’anatolico nonostante il ruolino di marcia perfetto. La differenza in classifica generale è ora di 34 lunghezze. Sono poche, per quanto visto sinora in pista, ma chiaramente il doppio ritiro di Assen ha un ascendente determinante sull’attuale situazione aritmetica, tutto fuorché aderente ai veri valori in campo.

Diciamo che Bulega e Razgatlioglu escono rinfrancati da Cremona. Più il primo del secondo, che comunque in Olanda aveva faticato parecchio (la vittoria nella Sprint era stata figlia delle condizioni anomale della pista).

Viceversa, Andrea Locatelli deve già verosimilmente deporre qualsiasi velleità iridata. Non è lui il terzo incomodo nella sfida per il titolo. La tappa di casa gli ha detto malissimo e lo ha fatto sprofondare a -80, dietro anche a Bautista. Quest’ultimo è sempre un passo indietro rispetto al compagno di squadra. Vedremo cosa accadrà fra due settimane in Cechia, ma il sospetto è che il terzo incomodo proprio non ci sia.