La città dei lettori: cinque giorni per ripensare i classici

Dal mercoledì 4 a domenica 8 giugno, Villa Bardini ospita l'ottava edizione della rassegna diretta da Gabriele Ametrano, con oltre cento protagonisti della letteratura contemporanea. Il progetto è sostenuto dall'Associazione Wimbledon APS e dalla Fondazione Cassa di Risparmio

Mag 5, 2025 - 18:01
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La città dei lettori: cinque giorni per ripensare i classici

Firenze, 5 maggio 2025 - Liberare la mente. Per leggere e conoscere, riflettere e includere. Sullo sfondo della collina verde di Villa Bardini, che unisce sguardo sulla città e ascolto del territorio. Questo - e molto altro - è "La città dei lettori", l'appuntamento stagionale dedicato da Associazione Wimbledon APS e Fondazione Cassa di Risparmio ai protagonisti della letteratura contemporanea. La rassegna diretta da Gabriele Ametrano è ormai giunta all'ottava edizione, ma anche quest'anno si rinnova con oltre cento ospiti e cinque giornate - da mercoledì 4 a domenica 8 giugno - di eventi ad ingresso gratuito, divisi tra talk, incontri, presentazioni e iniziative speciali. 

A partire dall'apertura, quando la shortlist composta da Pegah Moshir Pour, Paolo Di Paolo, Nicoletta Verna, Jacopo Storni, Ilaria Gaspari e Francesco Carofiglio si contenderà dal vivo la terza edizione del Premio "Città dei Lettori", assegnato dagli oltre 750 iscritti ai circoli di lettura dei soci Unicoop. Torna anche il consueto pomeriggio insieme ai finalisti del Premio Strega, che arriveranno sulla terrazza di Villa Bardini per il primo incontro pubblico dopo la selezione. Ma il fil rouge del festival è quello dei classici, declinato variamente da Ilide Carmignani, celebre traduttrice del poeta cileno Roberto Bolano, Antonella Lattanzi, che ricorda a cent'anni dalla nascita la scrittrice Goliarda Sapienza e il suo romanzo "L'arte della gioia", e Paolo Nori, reduce dal successo del podcast per Chora Media "A cosa servono i russi?". 

Non mancano come sempre novità editoriali e incontri con i principali autori del panorama italiano e internazionale: dal pluripremiato francese Thomas B.Reverdy, in libreria con "Climax" (Clichy), al giornalista egiziano-canadese Omar El-Akkad, in dialogo con Matteo Nucci sulle contraddizioni dell'Occidente raccontate nel saggio "Un giorno tutti diranno di essere stati contro" (Gramma Feltrinelli"; da Ascanio Celestini e la sua ultima fatica "Poveri Cristi" (Einaudi), a Roberto Saviano, che insieme a Saverio Tommasi e le direttrici della Fabbrica della Memoria e dei Racconti Fiamma Negri e Giusi Salis presenterà "L'amore mio non muore" (Einaudi), dedicato alla vicenda della ragazza fiorentina Roberta Casini, rapita dall'ndrangheta nel 1981. Senza dimenticare - ma l'elenco sarebbe interminabile - il drammaturgo israeliano Roy Chen, il premio Strega 2022 Mario Desiati, il filosofo Tommaso Cordignola, e l'ordinario di fisica sperimentale Piero Martin, coordinatore di DTT, il nuovo grande esperimento di fusione italiano.

Tra le sorprese di questa edizione, anche gli spettacoli letterari, che vedranno in scena lo sceneggiatore Francesco Piccolo con il monologo tratto da "Son qui: m'ammazzi" (Einaudi), il giornalista Beppe Severgnini, sul palco con D&B White Socks Quintet per un dialogo in musica sul saggio "Socrate, Agata e il futuro" (Rizzoli), e l'iconico fondatore dei Bluvertigo Andrea "Andy" Fumagalli, che chiude la rassegna con un omaggio alla poesia e alle melodie di David Bowie.