Rottamazione quinquies: arriverà in autunno?

La rottamazione Quinquies è una proposta attualmente in discussione al Senato. Questa misura permette ai debitori di sanare i propri debiti accumulati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, con condizioni più favorevoli rispetto alle precedenti definizioni agevolate e con la possibilità di includere anche i tributi locali, come IMU, TARI, multe stradali e […] L'articolo Rottamazione quinquies: arriverà in autunno? proviene da Fiscomania.

Mag 5, 2025 - 17:56
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Rottamazione quinquies: arriverà in autunno?

La rottamazione Quinquies è una proposta attualmente in discussione al Senato. Questa misura permette ai debitori di sanare i propri debiti accumulati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, con condizioni più favorevoli rispetto alle precedenti definizioni agevolate e con la possibilità di includere anche i tributi locali, come IMU, TARI, multe stradali e bollo auto. Inoltre, la rottamazione quinquies ti esclude il pagamento di sanzioni e interessi. Occorre saldare solo il capitale, con l’aggiunta di un’interesse di dilazione del 2%.

E’ prevista anche la possibilità di dilazionare i pagamenti fino a 120 rate mensili, ovvero 10 anni, con la possibilità di omettere fino a 8 rate senza decadere dal beneficio.

Rottamazione quinquies: motivi dei ritardi

Inizialmente l’adesione alla rottamazione quinquies sarebbe dovuta avvenire entro il 30 aprile 2025, con la risposta dell’Agenzia delle Entrate prevista entro il 30 giugno e il pagamento della prima rata entro il 31 luglio 2025. Tuttavia, a seguito dei ritardi nell’approvazione del disegno di legge queste scadenze non sono irrealizzabili. Al momento è ancora in vigore la rottamazione Quater.

Nonostante i ritardi, la definizione agevolate dovrebbe arrivare in autunno ed essere inserita nella Legge di Bilancio 2026. Nel frattempo, i contribuenti decaduti dalla rottamazione quater hanno tempo fino al 30 aprile 2025 per presentare domanda di riammissione. 

Ricordiamo anche, che, la decisione di aderire o meno alla nuova sanatoria varia da Comune a Comune. Sono le autorità locali a decidere autonomamente, in base alle proprie esigenze se aderirvi o meno. Quindi, non è detto che il Comune di residenza aderisca alla rottamazione.

Quali carichi sono sanabili?

La Rottamazione quinquies ti consente di regolarizzare la tua situazione debitoria per i debiti accumulati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, a prescindere dalla data di notifica della cartella. Vi è l’obbligo di corrispondere esclusivamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle relative al rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento.

Sono escluse le somme dovute a titolo di interessi, sanzioni e interessi di mora, sanzioni e somme aggiuntive, aggio.

Il pagamento può avvenire:

  • Un’unica soluzione;
  • In rate mensili di uguale importo, individuato dal debitore, fino a un massimo di 120, quindi in un arco temporale di 10 anni.

Con il pagamento dell’unica rata o della prima rata si ha l’estinzione delle procedure esecutive già avviate, ad eccezione del caso in cui si sia già tenuto il primo incanto con esito positivo.

Quali debiti sono esclusi?

Non tutti i debiti possono essere inclusi nella nuova definizione agevolata, ovvero:

  • Sono escluse le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato dichiarati illegittimi dall’Unione Europea, in quanto ottenute in violazione delle norme comunitarie e da restituire per garantire la concorrenza leale sul mercato;
  • I crediti derivanti da sentenze di condanna per danni erariali;
  • Restano escluse le multe, le ammende e le altre sanzioni pecuniarie derivanti da condanne penali;
  • Tributi locali non affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione: come ad esempio IMU o TASI gestiti direttamente dai Comuni, salvo specifica delibera dell’ente;
  • Debiti già oggetto di precedente definizione agevolata.

Effetti per il debitore

La presentazione della domanda della rottamazione quinquies comporta:

  • Sospensione dei termini di prescrizione e decadenza;
  • Sospensione degli obblighi di pagamento derivanti da precedenti rateizzazioni in corso alla data di presentazione fino alla scadenza della prima o unica rata dovuta per la definizione;
  • Non potranno essere iscritti nuovi fermi amministrativi o ipoteche, ad eccezione di quelli già in essere al momento della presentazione della domanda;
  • Non potranno essere intraprese nuove procedure esecutive;
  • Le procedure esecutive già avviate non potranno proseguire, a meno che non si sia già tenuto il primo incanto con esito positivo;
  • Il debitore non sarà considerato inadempiente ai fini dell’ottenimento di crediti d’imposta e dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.

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