Una gemma nel cuore della Macedonia greca Non appena sono arrivato a
SALONICCO, ho avvertito una sensazione unica, quasi un’eco del passato che sussurrava tra i vicoli e le piazze. Situata nel nord della
GRECIA, questa città si affaccia sul
Golfo Termaico, abbracciata dalle colline alle sue spalle e baciata da un mare che regala riflessi dorati soprattutto al tramonto. Camminare per le sue strade significa immergersi in un
mosaico culturale: qui, l’anima bizantina convive con l’eredità ottomana, l’influenza ebraica e la vivacità contemporanea.
Un clima che invita a rallentare Ciò che colpisce immediatamente è il
clima. Salonicco gode di una tipica
temperatura mediterranea, con estati lunghe, calde e asciutte e inverni miti. Durante il mio viaggio a maggio, il sole splendeva generoso con punte di 28°C nel pomeriggio, ma l’aria rimaneva secca, mai opprimente. Le serate invece erano perfette per passeggiare sul lungomare, con la brezza che accarezzava la pelle e il profumo salmastro del mare che si mescolava agli aromi delle taverne.
Passeggiate tra storia e autenticità Uno dei momenti più intensi è stato quando ho visitato la
Rotonda di Galerio, un imponente edificio circolare del IV secolo, riconvertito in chiesa cristiana e poi in moschea. Le sue pareti raccontano secoli di storia, e camminarvi attorno è come sfogliare un libro scritto con pietre e affreschi. Subito dopo, salendo verso l’
Ano Poli, la città alta, ho potuto ammirare una vista spettacolare su tutta Salonicco. Lì, tra casette colorate, stradine acciottolate e balconi fioriti, ho percepito l’essenza autentica di questa città.
Arte e cultura ad ogni angolo Quello che rende Salonicco così affascinante è la sua
vivacità culturale. Ogni angolo sembra raccontare una storia, ogni muro ha qualcosa da mostrare. Dalla
Torre Bianca, simbolo cittadino, ai
mosaici bizantini delle chiese Patrimonio UNESCO come San Demetrio e Santa Sofia, l’arte religiosa si intreccia con il passato laico. Ma non c’è solo il passato: Salonicco è anche una città
giovane e dinamica, con numerosi festival musicali, gallerie contemporanee e murales che colorano i quartieri più alternativi come Valaoritou o Ladadika.
Ladadika, cuore pulsante del divertimento È stato proprio a
Ladadika, un quartiere un tempo dedicato al commercio dell’olio e oggi trasformato in una zona vivace di locali e musica, che ho scoperto l’anima più contemporanea della città. Qui ho trascorso serate indimenticabili, tra
musica dal vivo, tavoli condivisi, risate e brindisi con sconosciuti che in pochi minuti diventano amici. Le pietanze scorrevano una dopo l’altra: mezedes speziati, polipo alla griglia, feta fusa al miele, accompagnati dal profumo inebriante dell’ouzo.
Il mercato di Modiano: un tuffo nei sapori Un altro luogo che mi ha lasciato senza parole è il
mercato Modiano, recentemente ristrutturato ma rimasto fedele alla sua anima popolare. Camminare tra le bancarelle è un’esperienza sensoriale: profumi intensi di spezie, montagne di olive nere, formaggi freschissimi, pescatori che urlano l’offerta del giorno e anziane signore che negoziano con occhi esperti. Qui ho assaggiato la
bougatsa, una sfoglia dolce ripiena di crema pasticcera che si scioglie in bocca, mentre un venditore mi raccontava la storia della sua famiglia, lì da tre generazioni.
Spiagge e relax a pochi passi Salonicco non è propriamente una città di mare in senso turistico, ma bastano pochi chilometri per trovare vere oasi di tranquillità. Una mattina ho preso un bus locale e sono arrivato a
Perea, una località balneare sulla costa. Il mare era calmo, limpido, con fondali bassi e sabbia fine. Mi sono sdraiato su un lettino, ordinando un freddo
caffè frappé che mi è stato portato con il sorriso e senza fretta. Il silenzio era rotto solo dal rumore delle onde e dal canto delle cicale, e per qualche ora il tempo sembrava essersi fermato.
Un’identità che non smette di affascinare Ciò che rende Salonicco unica, a mio avviso, è la sua
capacità di tenere insieme passato e presente in modo sincero. Non è una città “da cartolina”, tutta perfetta e lucidata. È viva, vera, con le sue contraddizioni e la sua bellezza ruvida. Le persone sono accoglienti, fiere della loro identità, sempre pronte a raccontare qualcosa o a condividere un piatto. E mentre camminavo lungo la passeggiata sul mare, con la Torre Bianca alle spalle e il profilo del Monte Olimpo in lontananza, ho capito che Salonicco non è solo da visitare. È da
vivere, lentamente, giorno dopo giorno.
Salonicco, tra mito e modernità: un viaggio da vivere