Sigarette elettroniche usa e getta o ricaricabili? Quale inquina di più?

Se è vero che le sigarette elettroniche rappresentano un’alternativa più salutare rispetto a quelle tradizionali, è altrettanto vero che dal punto di vista della sostenibilità sollevano ancora alcuni interrogativi. Questo, soprattutto quando si parla di sigarette elettroniche usa e getta, chiamate anche Puff o Disposable: si tratta di dispositivi monouso moderni che contengono un liquido...

Mag 15, 2025 - 11:06
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Sigarette elettroniche usa e getta o ricaricabili? Quale inquina di più?

Se è vero che le sigarette elettroniche rappresentano un’alternativa più salutare rispetto a quelle tradizionali, è altrettanto vero che dal punto di vista della sostenibilità sollevano ancora alcuni interrogativi.

Questo, soprattutto quando si parla di sigarette elettroniche usa e getta, chiamate anche Puff o Disposable: si tratta di dispositivi monouso moderni che contengono un liquido pronto per essere vaporizzato e che, una volta esauriti, vanno semplicemente gettati via.

Se queste e-Cig garantiscono praticità, economicità e immediatezza di utilizzo, il loro impatto ambientale è notevole: l’assenza di regolamentazione, unita all’usa-e-getta e alla difficoltà di smaltimento e recupero, sta rendendo queste e-cig un simbolo dell’insostenibilità del consumo rapido e dell‘inquinamento del pianeta.

 Secondo alcuni dati, questi dispositivi costituiscono una parte significativa dei rifiuti elettronici generati a livello globale, con tassi di riciclo relativamente bassi (nel 2022 solo il 12%) e la tragica conseguenza di contaminazione di suolo, falde e aria se le batterie vengono schiacciate o bruciate.

Non solo: anche la produzione stessa di quiete e-Cig monouso solleva diversi dubbi, in quanto richiede l’uso di materie prime preziose come litio, rame e nichel, che potrebbero essere impiegate in filiere circolari più sostenibili e durevoli.

Questo dibattito da un lato ha accelerato gli studi sui rischi ambientali e sanitari dei vaporizzatori usa‑e‑getta, dall’altro ha convinto diversi paesi ad adottare misure restrittive.

 Dopo il Belgio, primo Paese UE a vietare le e‑cig usa‑e‑getta dal 2025, anche il Regno Unito ha fatto la stessa scelta (divieto a partire dal 1° giugno 2025), mentre Irlanda, Francia e Germania sono in fase di discussione legislativa, così come l’Italia.

Una soluzione che può rappresentare un’alternativa più sicura e responsabile, senza rinunciare all’esperienza di svapo, è l’utilizzo delle sigarette elettroniche ricaricabili, che offrono numerosi vantaggi, sia economici che ambientali.

Sigarette elettroniche ricaricabili: cosa sono e come funzionano

Le sigarette elettroniche ricaricabili rappresentano una scelta più sostenibile, economica e personalizzabile rispetto ai modelli usa e getta.

Si tratta di dispositivi elettronici che, oltre a consentire di vaporizzare facilmente un liquido, sono progettati per essere utilizzati a lungo termine: una volta esauriti (nel liquido o nella batteria), possono essere rapidamente ricaricati e rimessi in funzione.

Si tratta di e-Cig modulari composte da elementi intercambiabili e riparabili singolarmente:

  • Mod (batteria): corpo centrale che contiene l’accumulatore, integrato o removibile (celle 18650 o 21700) e un chip di controllo che gestisce potenza, temperatura e sistemi di sicurezza;
  • Serbatoio (tank o pod): contiene l’e-liquid e si collega alla mod tramite filettatura 510 o aggancio magnetico. I tank più ecologici sono in vetro o PCTG lavabile, materiali riutilizzabili e facili da pulire;
  • Resistenza (coil): è un filo riscaldante avvolto in cotone organico, che vaporizza il liquido e va sostituito ogni 1–2 settimane per mantenere il sapore e la funzionalità;
  • Drip tip: il beccuccio da cui si inala il vapore, realizzato in acciaio inox, Delrin o materiali biobased, riutilizzabile, facilmente sanificabile e intercambiabile

Questa modalità consente di sostituire ogni componente quando necessario, riducendo sprechi e prolungando la vita del dispositivo.

Il funzionamento delle sigarette elettroniche ricaricabili è estremamente facile: una volta attivato il dispositivo (automaticamente o con pulsante), la batteria fornisce l’energia necessaria per riscaldare il filo della resistenza. Questo vaporizza il liquido (inserito in precedenza nel serbatoio) assorbito dal cotone. A questo punto, basta semplicemente inalare dal beccuccio per generare vapore. Quando il dispositivo è scarico, deve essere ricaricato tramite cavo USB o caricatore esterno.

Sigarette elettroniche ricaricabili: tipologie e modelli

Le principali tipologie di sigarette elettroniche ricaricabili presenti attualmente sul mercato e scelte ogni anno da milioni di Vapers sono:

  • Pod Mod ricaricabili: compatte, leggere e facili da usare.Combinando semplicità e prestazioni e utilizzando cartucce ricaricabili (mod) integrate o sostituibili, sono ideali per gli svapatori alle prime armi (anche per per chi arriva dalle puff) o per chi è alla ricerca di un dispositivo immediato e che necessita di bassa manutenzione
  • Mod Box: dispositivi più avanzati, con batterie potenti removibili, ampia autonomia, personalizzazione del tiro (MTL di guancia o DTL di polmone) e controllo completo sulle funzionalità (wattaggio, voltaggio, temperatura e resistenze). Rappresentano la scelta ideale per utenti esperti e per i Vapers che desiderano una produzione di vapore intensa e la gestione totale dell’esperienza;
  • AIO (All‑in‑One): sigarette elettroniche ricaricabili che integrano tutti i componenti principali in un unico dispositivo compatto e pratico, ma con coil intercambiabile. Grazie al sistema “plug and play”, sono ideali per principianti e per utenti che richiedono un dispositivo economico, con manutenzione minima e zero perdite di liquido;
  • Squonk mod: modelli avanzati che integrano una boccetta morbida (bottle) contenente liquido, collegata direttamente all’atomizzatore. Sono progettati per chi usa atomizzatori rigenerabili (RDA) e vuole un’esperienza di svapo intensa, senza rinunciare alla praticità.

La scelta del modello di sigaretta elettronica ricaricabile dipende dal livello di esperienza, dal tipo di liquido che si usa e dal tipo di “tiro” che si desidera.

Sigarette elettroniche ricaricabili: vantaggi ambientali e pratici

A livello di praticità e funzionalità, le sigarette elettroniche ricaricabili garantiscono maggiore durata (mesi o anni), il massimo livello di performance e un’esperienza di svapo controllata e su misura, con la possibilità di regolare la potenza e un’ampia scelta di aromi e gradazioni di nicotina.

Inoltre, assicurano un risparmio economico nel medio e lungo periodo: un flacone da 10 ml di e-liquid (circa 300 puff) costa molto meno di una puff equivalente, con un risparmio medio tra il 30 e il 50% per ogni tiro.

Ad emergere in maniera predominante sono però i benefici a livello ambientale:

  • Meno rifiuti elettronici: essendo utilizzabili per mesi o anni, riducono drasticamente il volume di rifiuti RAEE (plastica, metalli, batterie al litio), anche fino all’80%;
  • Risparmio di risorse naturali: mentre la produzione di dispositivi monouso richiede materie prime come litio, rame e nichel, le e-Cig ricaricabili ottimizzano l’uso di queste risorse, contribuendo a un modello di consumo più circolare (gli accumulatori sono ricaricabili centinaia di volte, limitando estrazione e dispersione di metalli pesanti, a favore dell’ambiente);
  • Valorizzazione del riutilizzo: essendo modulari, con serbatoio, coil, drip tip e batteria che possono essere sostituiti singolarmente e che sono realizzati con materiali resistenti, tutti i componenti possono essere riciclati a fine vita;

Scegliere una sigaretta elettronica ricaricabile significa quindi adottare un comportamento più sostenibile e consapevole, riducendo l’impatto ambientale personale e promuovendo un uso più etico della tecnologia.

Come smaltire correttamente batterie e pod: guida rapida step‑by‑step

Lo smaltimento delle sigarette elettroniche rappresenta una problematica che solleva ancora oggi diverse problematiche.

Molti consumatori continuano infatti a buttare i vaporizzatori nell’indifferenziata, facendoli finire in discarica o negli inceneritori invece che depositarli nei raccoglitori dedicati all’interno delle eco-isole RAEE, così da evitare danni ambientali.

Per affrontare il problema, nel 2023 in Italia è nato Recycle-Cig, un progetto promosso da Logista con la Federazione Italiana Tabaccai, il Ministero dell’Ambiente e il Centro di Coordinamento RAEE.

Grazie a questa iniziativa, i consumatori possono conferire le e-cig usate in appositi contenitori presenti nelle tabaccherie aderenti, facilmente individuabili tramite una mappa interattiva e un’app dedicata.

Ma come devono essere smaltite correttamente batterie e Pod per ridurre efficacemente l’impatto ambientale?

  1. Rimuovere la batteria: nei dispositivi AIO (All-in-One) ricaricabili, bisogna svitare il tappo o lo sportellino ed estrarre l’accumulatore (es. 18650/21700).
  2. Svuotare e risciacquare il serbatoio: è importante eliminare ogni residuo di liquido su un fazzoletto (da gettare nell’indifferenziato) e sciacquare il tank con acqua calda. MAI versare il liquido nel lavandino.
  3. Separare correttamente i materiali: non tutti i componenti hanno la stessa destinazione. La batteria va portata in un centro RAEE o in un raccoglitore per pile esauste, la Coil può essere gettata nell’indifferenziato (composta da metallo e cotone) e la Tank in vetro o plastica deve seguire la raccolta differenziata locale.

Importante infine sapere che alcuni rivenditori online offrono programmi di take-back, che permettono di restituire le coil usate in cambio di sconti su nuovi acquisti.

Dove trovare dispositivi certificati e ricambi durevoli

Chi vuole passare dalle sigarette elettroniche usa e getta a quelle ricaricabili, deve essere a conoscenza di una regola fondamentale: è importante scegliere dispositivi certificati e liquidi sicuri, acquistando esclusivamente da rivenditori affidabili.

Una cattiva qualità può infatti non solo compromettere l’esperienza e in alcuni casi la salute, ma anche vanificare i tentativi di sostenibilità del settore.

L’acquisto può essere effettuato in uno dei Centri fisici autorizzati.  In alternativa si può ordinare online, dove la scelta di mod, batterie e sigarette elettroniche complete è più ampia. Un esempio sono i prodotti e dispositivi per lo svapo su Svapostore.net dove è possibile visionare le ultime uscite, conformi alla normativa TPD e accompagnate da schede tecniche trasparenti.

Questa seconda opzione dà accesso a guide all’uso, assistenza post-vendita da specialisti del settore e, in molti casi, programmi di take-back che contribuiscono ad un vaping più consapevole e circolare.

Le sigarette elettroniche ricaricabili fanno la differenza per il Pianeta

Se è vero che scegliere una sigaretta elettronica ricaricabile non elimina del tutto l’impatto ambientale del vaping, è altrettanto vero che rappresenta un cambiamento concreto e positivo.

L’utilizzo di questi dispositivi rispetto ad altri (così come rispetto alle sigarette tradizionali), permette di ridurre i rifiuti (riduce il numero di e-Cig usa e getta che finiscono ogni giorno in discarica), risparmiare risorse e promuovere un consumo consapevole.

Per rendere questa scelta davvero sostenibile è però fondamentale investire su dispositivi duraturi che ottimizzano durabilità, sicurezza e riciclo, ma anche effettuare correttamente lo smaltimento dei componenti.

Ogni tiro lascia solo vapore, non rifiuti

Il vaping non sarà mai del tutto a impatto zero, ma scegliere il riutilizzo al posto dell’usa e getta è un passo importante che può fare realmente la differenza. Per noi. E per il Pianeta.

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