Sciopero dei treni martedì 6 maggio in tutta Italia, le fasce di garanzia
I sindacati hanno indetto uno sciopero nazionale dei treni per il 6 maggio, previsti disagi in tutta Italia: tutte le fasce di garanzia e gli orari della mobilitazione

Per buona parte della giornata di martedì 6 maggio i treni in Italia rischieranno di rimanere fermi o di avere gravi ritardi a causa di un grande sciopero nazionale, indetto da tutti i sindacati principali di settore. La mobilitazione coinvolgerà il personale delle più importanti società di trasporti ferroviari italiane.
Le fasce di garanzia tradizionali non saranno toccate dagli orari dello sciopero, che sarà di 8 ore. Trenitalia ha invitato i passeggeri a restare costantemente informati sul convoglio da prendere, per evitare di recarsi inutilmente in stazione in caso di cancellazione.
Gli orari dello sciopero del 6 maggio
Lo sciopero del 6 maggio coinvolgerà il personale di Trenitalia e delle due aziende regionali controllate anche dalla società nazionale del trasporto su rotaia, vale a dire Trenord in Lombardia e Tper in Emilia Romagna. È stato indetto dai principali sindacati nazionali del settore dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
Oltre ai dipendenti di Trenitalia, la mobilitazione coinvolge anche quelli del gruppo Ferrovie dello Stato, che si occupano dei servizi di terra e della manutenzione delle linee ferroviarie. Questo significa che anche i convogli di altri operatori privati, come Italo o Arenaways, potrebbero subire ritardi anche se i propri dipendenti non prenderanno parte alla mobilitazione.
Lo sciopero inizierà alle 9:00 e terminerà alle 17:00. Questo significa che non ci saranno fasce di garanzia, per che i periodi considerati più delicati per il trasporto ferroviario, quelli dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 17:00 alle 20:00, non sono toccati dalla mobilitazione.
I disagi per lo sciopero dei treni
Sono molti i possibili disagi che lo sciopero dei treni del 6 maggio poterebbe causare. I convogli di Trenitalia, Trenord e Tper potranno subire variazioni di orario, ritardi anche molto significativi e cancellazioni. Questo impatterà sulla circolazione, come detto, anche dei treni di altre compagnie, che quindi rischieranno di non essere puntuali. Le cancellazioni di questi ultimi dovrebbero però essere escluse.
I passeggeri che hanno prenotato il biglietto e vogliono rinunciarvi possono chiedere un rimborso fino al momento della partenza prevista del treno per le Frecce e i treni Intercity, o fino alla mezzanotte del 5 maggio per i treni regionali. I rimborsi possono essere richiesti sulle app o i siti di Trenitalia e di Trenord, al numero verde 800 89 20 21, oltre che di persona nelle biglietterie e nelle stazioni.
Perché i sindacati hanno indetto lo sciopero nazionale
Il motivo di uno sciopero così esteso a livello territoriale e temporale è il mancato rinnovo del contratto mobilità attività ferroviarie, che stabilisce le retribuzioni e i benefici per chi lavora nel settore dei trasporti su rotaia. Manca anche la firma sul rinnovo del contratto aziendale del Gruppo Fs, scaduto il 31 dicembre 2023.
“La mobilitazione si rende necessaria in quanto, sebbene nel corso del negoziato si siano fatti significativi passi in avanti, non si è ancora trovato un punto di mediazione coerente con le richieste delle organizzazioni sindacali. Si sollecita quindi le controparti ad attivare una no-stop già a partire dalle 18 dello stesso 6 maggio in quanto è urgente dare una risposta coerente in termini di salario, normativa e welfare ai circa 100mila lavoratori e lavoratrici a cui si applicano i due contratti” recita la nota sindacale.