Prestazione Universale INPS anziani: istruzioni per gli arretrati
Bonus Anziani 2025: nuove istruzioni INPS per la richiesta degli arretrati sulla quota integrativa e chiarimenti sui controlli dei requisiti di accesso.

Ancora novità sulla Prestazione Universale introdotta nel periodo 2025-2026 per le persone anziane non autosufficienti. Dopo le prime indicazioni già fornite sul cosiddetto Bonus Anziani, l’INPS ha aggiornato adesso le modalità di gestione dei controlli sui requisiti e dell’erogazione degli arretrati.
Bonus Anziani: controlli sui requisiti di accesso
L’accesso alla Prestazione Universale è riservato a coloro che soddisfano una serie di requisiti specifici. Tra questi, l’età anagrafica pari o superiore a 80 anni, un livello di bisogno assistenziale gravissimo, un ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro e la titolarità dell’indennità di accompagnamento. Fino a febbraio poteva essere utilizzato anche l’ISEE 2024, mentre da marzo è necessario quello 2025.
La procedura INPS prevede controlli automatizzati centralizzati che verificano la congruenza dei dati, tra cui la verifica ISEE e il controllo della titolare dell’indennità di accompagnamento. Le domande vengono sottoposte a questi controlli e, in caso di esito negativo o incompleto, la posizione viene inviata alle Strutture territoriali competenti per ulteriori verifiche.
La Prestazione Universale è esente da imposte e non soggetta a pignoramento. La quota fissa utilizzerà le modalità già in uso per l’indennità di accompagnamento, mentre la quota integrativa (assegno di assistenza) sarà trattata tramite il sistema di pagamenti accentrati.
Istruzioni per il pagamento degli arretrati
La Prestazione Universale prevede dunque due componenti: una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento, più una quota integrativa (che può arrivare fino a 850 euro al mese) erogata separatamente attraverso una procedura automatizzata.
L’importo degli arretrati è determinato in base al periodo di decorrenza della prestazione e alla documentazione giustificativa della spesa sostenuta dal beneficiario. Il loro pagamento sarà effettuato solo dopo che il richiedente e l’eventuale patronato avranno inviato la documentazione necessaria, come buste paga o fatture elettroniche per i servizi di assistenza.
Le Strutture territoriali hanno il compito di verificare la correttezza della documentazione e garantire che tutte le condizioni siano soddisfatte prima di procedere al pagamento degli arretrati. In caso di incongruenze, l’INPS provvederà a bloccare i pagamenti, e verrà inviata una comunicazione al richiedente con la motivazione del blocco.
I dettagli operativi sono contenuti del Messaggio n. 1401/2025 del 5 maggio 2025.