Sciopero dei treni del 17 maggio, si ferma tutta l’Italia

Convogli fermi venerdì 17 maggio per lo sciopero dei treni che avverrà su scala nazionale con orari diversi. I sindacati chiedono il rinnovo del Contratto nazionale autoferrotranvieri

Mag 11, 2025 - 10:33
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Sciopero dei treni del 17 maggio, si ferma tutta l’Italia

È lungo il calendario degli scioperi di maggio 2025, uno dei mesi più caldi dell’anno sul fronte delle agitazioni.

Il prossimo sciopero dei treni è atteso per la giornata di venerdì 17 maggio. Diverse le sigle sindacali che hanno invitato gli iscritti a incrociare le braccia. Oltre all’agitazione nazionale, ne è prevista una specifica che coinvolge due regioni: Piemonte e Valle d’Aosta.

Sciopero dei treni nazionale

Uno sciopero dei treni a livello nazionale è stato indetto dai sindacati Sgb Plurisettoriale e Usb Lavoro Privato. Il personale impiegato nel settore ferroviario e nel trasporto delle merci su rotaia si asterrà dal lavoro per 23 ore, dall’una del mattino alle 23:59.

Si somma lo sciopero nazionale dei treni di 8 ore (dalle 9:00 alle 17:00) indetto dalla Assemblea Nazionale Pdm/Pdb Gruppo Fsi relativo al personale di macchia e di bordo del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane.

Durante l’intera giornata dello sciopero, alcuni convogli potrebbero subire cancellazioni, ritardi o variazioni di percorso. Per evitare disagi, i viaggiatori sono invitati a consultare il sito di Trenitalia, dove è pubblicato l’elenco dei treni garantiti.

Sciopero dei treni in Piemonte e Valle d’Aosta

All’agitazione nazionale, se ne sommano due regionali: previsto uno sciopero dei treni venerdì 17 maggio in Piemonte e Valle d’Aosta. Lo stop di 23 ore, dalle 3 del mattino del 15 maggio alle 2 del mattino di giorno 18, è stato indetto dal sindacato Osr Orsa Ferrovie.

Anche in questo caso si consiglia di visitare il sito Trenitalia, con l’elenco dei treni garantiti.

Sciopero dei mezzi pubblici a Genova

Per completezza, concludiamo aggiungendo che nella stessa giornata di venerdì 17 maggio è previsto lo sciopero dei mezzi pubblici a Genova, relativo cioè ai lavoratori della società Amt. Lo sciopero di 24 ore è stato promosso dal sindacato Rsa Ugl Autoferro. Nonostante l’agitazione non coinvolga tutte le sigle sindacali, i disagi potrebbero comunque essere notevoli per chi ha la necessità di spostarsi con i mezzi pubblici.

Altri scioperi di maggio 2025

Molte le agitazioni che guasteranno i piani di turisti, lavoratori e studenti nel mese di maggio. Di seguito il calendario degli scioperi di maggio 2025, relativamente ai giorni del mese rimanenti:

Giorno Luogo Durata Settore Sindacati
19 maggio Messina (Atm) 24 ore mezzi pubblici Rsa Fit-Cisl / Faisa-Cisal / Orsa Trasporti
20 maggio nazionale 24 ore (dalle 16) trasporto merci su rotaia Filt-Cgil / Fit-Cisl / Uilt-Uil / Ugl Ferrovieri / Fast-Confsal
20 maggio Molise (Tpl) 4 ore (19-23) mezzi pubblici Osr Filt – Cgil / Fit-Cisl / Ugl Autoferro / Faisa-Cisal / Usb Lavoro Privato
20 maggio Umbria (Busitalia Sita Nord) 24 ore (varie modalità) mezzi pubblici Osr Usb Lavoro Privato
20 maggio Ancona (Conerobus) 4 ore (11:30-15:30) mezzi pubblici Osr Filt-Cgil / Fit-Cisl / Uilt-Uil / Faisa-Cisal
23 maggio Napoli (Eav) 4 ore (8:30-12:30) mezzi pubblici Osr Faisa-Confail
28 maggio nazionale 4 ore (13:00-17:00) aereo Usb Lavoro Privato
30 maggio Foggia (Ataf) 24 ore mezzi pubblici Osp Faisa-Cisal

Qui il dettaglio sul calendario degli scioperi di maggio 2025.

Le motivazioni degli scioperi

I sindacati lamentano il mancato rinnovo del Contratto nazionale autoferrotranvieri, scaduto il 31 dicembre 2017. Gli scioperi di maggio, pertanto, vengono utilizzati come uno strumento di pressione.

Al di là delle specifiche rivendicazioni, i sindacati, in generale, chiedono miglioramenti relativamente ai salari e riduzione dell’orario di lavoro. Ma anche più sicurezza e maggiori benefit.

Queste, ad esempio, le principali richieste di Cub Trasporti relativamente al trasporto pubblico locale:

  • riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali;
  • aumento di 300 euro della retribuzione mensile lorda;
  • continuità della gestione pubblica delle aziende e no alla privatizzazione;
  • inserimento del buono pasto per tutti gli autoferrotranvieri;
  • costo della patente Cqc a carico dei datori di lavoro e non dei lavoratori;
  • maggiore sicurezza sul luogo di lavoro anche alla luce delle crescenti aggressioni.