Ricoverata per meningite. Stabili le condizioni della studentessa diciottenne
L’Usl 1 rassicura: "Trasmissione tramite contatto aereo stretto e germe labile al di fuori dell’organismo umano". Conclusa l’indagine epidemiologica: ecco come fare profilassi.

Sono stabili le condizioni cliniche della diciottenne ricoverata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia perché affetta da meningite da meningococco. La ragazza, una studentessa, è tenuta sotto strettissima osservazione dai medici del nosocomio perugino e la sua patologia, come è ovvio, è trattata con tutte le cure più opportune in queste circostanze.
Il caso di meningite è stato notificato al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Usl Umbria 1 nel pomeriggio di sabato. È subito stata avviata, come prevede la prassi, l’indagine epidemiologica per ricostruire chi avesse avuto contatti a rischio con la ragazza. La meningite da meningococco (Neisseria meningitidis) è una malattia infettiva che viene trasmessa attraverso il contatto aereo stretto da persona a persona ed è un germe molto labile al di fuori dell’organismo umano e non è necessaria alcuna sanificazione ambientale. "Il Servizio della Usl – sottolineava ieri l’azienda sanitaria – ha completato l’indagine epidemiologica e ha contatto le numerose persone che hanno avuto contatti a rischio con il caso. Tuttavia, si invitano le persone che hanno partecipato alla messa delle 22 dello scorso 19 aprile presso la parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa di Montelaguardia e che hanno frequentato la palestra McFit, situata a piazza del Bacio a Perugia, il giorno martedì 22 aprile dalle 10,30 alle 13,30, a rivolgersi - per la massima precauzione, considerando il basso rischio di contagio - nella giornata di oggi (ieri, ndr) al servizio di continuità assistenziale di Perugia per la prescrizione della profilassi antibiotica mentre da domani (oggi, ndr) potranno rivolgersi al proprio medico curante".
La meningite da meningococco, come detto, è una malattia infettiva che si può trasmettere attraverso il contatto aereo stretto da persona a persona: "Il periodo di incubazione – sottolineano ancora dalla Usl 1 – è di 2-10 giorni ma la contagiosità è limitata ai 7 giorni precedenti l’insorgenza dei primi sintomi, quindi, nel caso specifico, si tratta del periodo compreso tra il 18 ed il 25 aprile".