Biodiversità, il Parco Increa di Brugherio diventa un laboratorio che la protegge

Inaugurato il Biodiversity Lab®, il progetto di E.ON Italia e di Rete Clima che punta a salvaguardare la biodiversità e gli ecosistemi locali.

Apr 14, 2025 - 10:54
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Biodiversità, il Parco Increa di Brugherio diventa un laboratorio che la protegge

Uno spazio dedicato alla biodiversità, alla sua conservazione e al miglioramento funzionale degli ecosistemi locali. Nasce a Brugherio, all’interno del Parco Increa, il secondo Biodiversity Lab® della provincia di Monza e della Brianza. L’iniziativa – frutto dell’accordo tra E.ON, uno dei principali operatori energetici in Italia, e Rete Clima, impresa sociale che dal 2011 accompagna le aziende  verso percorsi Esg e di decarbonizzazione – si inserisce nell’ambito del progetto Boschi E.ON e della campagna forestale nazionale Foresta Italia.

Così il Parco Increa restituirà benefici ecologici e ambientali

Utilizzato in passato a fini agricoli e sede un tempo di attività estrattive, oggi il Parco Increa è un polmone verde importante che si estende nell’area compresa tra Brugherio e Cernusco sul Naviglio: ospita un lago artificiale, platani monumentali e la panchina in plastica riciclata più lunga d’Italia. Qui E.ON e Rete Clima, nel solco del percorso intrapreso per la conservazione della biodiversità degli ecosistemi, hanno unito le forze per creare un bosco urbano che possa restituire benefici ecologici e ambientali, tra cui miglioramenti idrogeologici, microclimatici, faunistici e paesaggistici al territorio. Il Biodiversity Lab® di Brugherio nasce in continuità con il primo Lab di Giussano, inaugurato lo scorso anno.

Sono diversi gli interventi realizzati, in stretta sinergia tra di loro. Sono state piantate delle BioForest®, foreste realizzate con tecniche innovative ad alta densità di piantagione per tutelare e promuovere la biodiversità vegetale e animale. È stato installato un bugs hotel, una struttura in legno che offre riparo agli insetti che svolgono funzioni importanti per la biodiversità, come l’impollinazione delle piante e la gestione dei parassiti, oltre a un cariceto, una formazione vegetale costituita da piante erbacee tipiche delle zone umide che, una volta affermate, sono in grado anche di resistere a periodi siccitosi. E ancora sono state posizionate biostuoie galleggianti, strutture composte da materiali naturali che favoriscono la crescita di piante acquatiche per rinaturalizzare ambienti degradati o artificiali. A conclusione, come per Giussano, è stata realizzata una flower strip, composta da strisce di rettangoli di terra seminati con diverse specie di fiori selvatici.

Il cariceto è una formazione vegetale costituita da piante erbacee tipiche delle zone umide © E.ON

La biodiversità restituisce valore ai territori

È possibile scoprire il Biodiversity Lab® di Brugherio tramite un percorso segnalato tra le diverse azioni attuate, che introdurrà i cittadini alla scoperta di soluzioni innovative per la tutela del capitale naturale e della biodiversità arborea, arbustiva ed animale. Come spiega Daniela Leotta, Chief strategy, sustainability & communication Director di E.ON Italia, “il nostro impegno va oltre la riduzione delle emissioni: vogliamo restituire valore alle comunità in cui operiamo, contribuendo concretamente alla tutela e al ripristino dell’ambiente. Il Biodiversity Lab® rappresenta un esempio tangibile di questa visione, non solo perché aiuta a ricreare ecosistemi più sani e resilienti, ma anche perché promuove la conoscenza e la consapevolezza su un tema cruciale come la biodiversità. Un ambiente più sano porta benefici a tutti noi, e attraverso progetti come questo vogliamo coinvolgere cittadini e stakeholder in un percorso che valorizza la natura e rafforza il legame tra sostenibilità, innovazione e benessere collettivo”.

I bugs hotel tutelano la biodiversità favorendo la riproduzione e il rifugio di molte specie animali © E.ON

Come calcolare il valore sociale generato con l’attività di piantagione di alberi

Simili iniziative sono fondamentali per il benessere dei territori nei quali vengono realizzate: ai benefici ambientali della riforestazione si accompagnano infatti impatti positivi sull’economia locale, sul tessuto sociale e sulla sostenibilità. Per comprenderne l’effettivo valore, E.ON ha avviato un approfondimento basato sulla metodologia Sroi (Social return on investment) che consente di misurare il valore sociale generato con l’attività di messa a dimora di alberi: oltre ai benefici diretti come l’assorbimento della CO2, il social value include aspetti più ampi che vanno dal coinvolgimento della comunità fino alla creazione di opportunità lavorative nel settore forestale. Nel caso specifico della piantagione dei 17.200 alberi realizzata nel 2024 grazie al progetto Boschi E.ON, l’analisi ha stimato gli effetti complessivi dell’attività lungo un ciclo di vita di trent’anni. Per ogni euro investito nella piantagione di alberi si generano circa 3 euro di valore, distribuiti tra benefici concreti e immateriali che riguardano il miglioramento della qualità dell’aria, la biodiversità, lo sviluppo del turismo sostenibile e il benessere collettivo.

“Siamo orgogliosi – evidenzia Paolo Viganò, fondatore e presidente di Rete Clima – di accompagnare realtà come E.ON in percorsi concreti, integrati e tracciabili a tutela della biodiversità. Ne è un esempio questo secondo Biodiversity Lab®, una nuova importante tappa all’interno di un percorso più ampio costruito insieme, a partire dall’adesione alla nostra campagna nazionale Foresta Italia. Attraverso i Boschi E.ON continuiamo a promuovere interventi di forestazione in territori che ne hanno più bisogno, come aree urbane, periurbane e zone colpite da eventi climatici estremi, con un approccio misurabile e di forte valore”.

Il contributo di E.ON a questo progetto rientra infatti nel contesto della più ampia iniziativa Boschi E.ON che, dal 2011 a oggi, ha contribuito alla riforestazione di aree naturali, parchi nazionali e regionali su tutto il territorio italiano: sono stati piantati 135mila alberi che hanno assorbito circa 85mila tonnellate di CO2. Il progetto si colloca all’interno della strategia del Gruppo “Nature.ON”, che prevede l’adozione di misure e impegni specifici per contribuire a un impatto netto positivo sulla natura, con un approccio focalizzato su tre aree fondamentali: climate change, ecosistemi e biodiversità, risorse e rifiuti.