Domani forum Italia- Turchia e vertice tra Meloni e il premier turco Erdogan

Italia e Turchia torneranno domani a incontrarsi per un nuovo vertice intergovernativo a Roma con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione bilaterale, dopo l’ultimo summit tenutosi ad Ankara nel 2022. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il capo dello Stato turco Recep Tayyip Erdogan guideranno le rispettive delegazioni di ministri per espandere la collaborazione in una serie di […] L'articolo Domani forum Italia- Turchia e vertice tra Meloni e il premier turco Erdogan proviene da Scenari Economici.

Apr 28, 2025 - 18:47
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Domani forum Italia- Turchia e vertice tra Meloni e il premier turco Erdogan

Italia e Turchia torneranno domani a incontrarsi per un nuovo vertice intergovernativo a Roma con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione bilaterale, dopo l’ultimo summit tenutosi ad Ankara nel 2022. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il capo dello Stato turco Recep Tayyip Erdogan guideranno le rispettive delegazioni di ministri per espandere la collaborazione in una serie di settori chiave, come industria, aviazione, sicurezza, informatica, tessile, energia e automotive. Parallelamente al vertice tra governi, che si terrà presso la sede di Villa Doria Pamphili, si svolgerà all’Hotel Parco dei Principi un forum imprenditoriale organizzato dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale in collaborazione con i ministeri del Commercio e degli Esteri della Turchia, nonché con Ice Agenzia e l’omologa associazione turca Deik. Il summit e il forum imprenditoriale erano inizialmente previsti il 17 aprile, ma era stato rinviato per il concomitante bilaterale della premier Meloni a Washington con Donald Trump.

Vale la pena sottolineare che il quarto vertice intergovernativo si svolge in una delicata situazione di politica interna in Turchia. Il Paese è stato infatti travolto da diffuse manifestazioni di protesta per l’arresto a marzo del leader dell’opposizione e sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, accusato di corruzione. L’Unione europea, a questo riguardo, ha esortato Ankara a garantire la massima trasparenza e un giusto processo. “In quanto Paese candidato all’Ue, la Turchia dovrebbe applicare i più elevati standard democratici”, hanno osservato in una nota congiunta l’Alta rappresentante europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Kaja Kallas, e la commissaria europea per l’Allargamento, Marta Kos. “Il rispetto dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto – hanno aggiunto – sono essenziali per il processo di adesione e continueranno a essere parte integrante delle relazioni tra Ue e Turchia”.

Negli ultimi anni, Italia e Turchia hanno incrementato in maniera significativa i legami economici. Secondo i dati ufficiali, il volume degli scambi commerciali tra i due Paesi ha raggiunto 32 miliardi di dollari nel 2024. Lo scorso anno, la Turchia ha esportato merci in Italia per un valore di 12,9 miliardi di dollari, mentre le importazioni dall’Italia hanno raggiunto i 19,3 miliardi di dollari. In questo quadro, il vertice intergovernativo in programma domani a Roma fungerà da trampolino di lancio per nuovi accordi e collaborazioni.

Particolare rilevanza assume proprio la collaborazione strategica in materia di difesa, che recentemente ha registrato una crescente attività, culminata all’inizio dello scorso marzo con un memorandum d’intesa tra Leonardo e Baykar, azienda turca leader nella produzione di droni, per la creazione di una joint venture paritetica. L’accordo riguarda la produzione congiunta di droni, inclusi i modelli avanzati come l’Akinci da sei tonnellate, capace di trasportare carichi offensivi fino a una tonnellata, e il TB2, un drone più leggero di tipo suicida. Le attività produttive saranno localizzate sia in Italia che in Turchia. In Italia, la produzione avverrà presso gli stabilimenti di Piaggio a La Spezia per l’assemblaggio, e a Ronchi dei Legionari per la realizzazione di componenti aeronautici. La produzione dei componenti elettronici sarà invece concentrata a Roma. La joint venture prevede di avviare la produzione all’inizio del 2026.

Giannotta ha sottolineato che grazie a questo accordo “la tecnologia turca verrà integrata nei sistemi italiani e la produzione sostanzialmente turca inizierà ad essere fatta quindi in territorio europeo”. La difesa, ha aggiunto, rappresenta ad oggi “l’aspetto più importante nella cooperazione, che segna una svolta nelle relazioni”. Italia e Turchia, entrambi Paesi membri della Nato, sono quindi determinate a cooperare in programmi ambiziosi relativi sia alla difesa e che all’aerospazio. “Baykar è un’azienda leader a livello globale per la produzione di droni, vanta una produzione che tocca un po’ tutti i mercati, e su questo oggi l’Italia, in un’ottica di integrazione di sistema regionale di cooperazione, potrebbe fare da sponda, riuscendo a penetrare mercati terzi dove la Turchia è già presente a livello di difesa, ma a cui l’Italia ancora deve ancora arrivare e viceversa”, ha affermato l’analista a “Nova”.

A livello diplomatico, dall’insediamento del governo Meloni i rapporti con la Turchia non si sono mai interrotti. La premier ed Erdogan hanno avuto frequenti colloqui telefonici per confrontarsi sugli ultimi sviluppi geopolitici a livello globale, in particolare per quanto riguarda la situazione in Medio Oriente, nel Mar Nero e in Ucraina. Gli sforzi di mediazione di Ankara per il cessate il fuoco a Kiev e nella Striscia di Gaza rimangono in linea con le priorità dell’Italia per la stabilità regionale.

Allo stesso modo, anche il dossier migratorio riveste un interesse particolare per entrambi i Paesi, situati su due rilevanti rotte dei flussi irregolari che conducono all’Unione europea. Non è poi da trascurare per Ankara lo stretto rapporto tra Meloni e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Il ruolo dell’Italia e di Giorgia Meloni è fondamentale. La premier è accreditata da Trump, ed è accreditata agli occhi di Erdogan. Potrebbe non essere un caso che il vertice intergovernativo in programma a Roma per il 17 aprile sia stato rimandato al 29, e che nello stesso giorno Meloni sia andata da Trump”, ha osservato Giannotta, aggiungendo che probabilmente nei prossimi mesi il presidente statunitense incontrerà anche Erdogan.

Si inizierà con una sessione a porte chiuse dalle ore 9 alle 11.45. Dalle 11.45 alle 16.15, invece, l’evento sarà aperto alla stampa. Alle 11.45 – riferisce la Farnesina – la sessione mattutina si concluderà con interventi del viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, e dal viceministro del Commercio turco, Mustafa Tuzcu. Nella sessione pomeridiana interverranno al Forum, in aggiunta ai principali esponenti del Sistema Italia e ai loro omologhi turchi, anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il ministro dell’Industria e della Tecnologia turco, Mehmet Fatih Kacir.


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