Proseguono potature e abbattimenti fuori stagione a Roma, il risultato? Nidi distrutti e uccellini senza una casa (nonostante i divieti)
Proseguono a Roma gli abbattimenti e le potature di alberi anche in pieno periodo di nidificazione, nonostante i divieti stabiliti dal Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano. Il caso più emblematico riguarda i recenti interventi a Monteverde, in viale dei Quattro Venti, e all’EUR, in viale Europa, dove centinaia di alberi...

Proseguono a Roma gli abbattimenti e le potature di alberi anche in pieno periodo di nidificazione, nonostante i divieti stabiliti dal Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano. Il caso più emblematico riguarda i recenti interventi a Monteverde, in viale dei Quattro Venti, e all’EUR, in viale Europa, dove centinaia di alberi sono oggetto di tagli, con gravi ripercussioni sulla fauna selvatica urbana, in particolare sugli uccelli nidificanti.
La LIPU ha lanciato un accorato appello all’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, chiedendo l’immediata sospensione degli interventi non urgenti e la tutela dei nidi, sollecitando anche la consegna dei piccoli ai centri di recupero faunistico.
La risposta dell’Amministrazione, tuttavia, si è limitata a ribadire che ogni intervento è preceduto da perizie tecniche e che solo gli alberi classificati nella categoria di massima pericolosità (classe D) vengono abbattuti. Eppure le segnalazioni di cittadini e associazioni mostrano una realtà più complessa, con nidi distrutti e potature effettuate in zone dove la presenza di uccelli era stata documentata.
In questo periodo le potature e gli abbattimenti degli alberi con i nidi devono essere evitati
Secondo il regolamento comunale, nel periodo compreso tra marzo e agosto vanno evitati interventi di potatura o abbattimento su alberi che ospitano nidi, salvo comprovata urgenza per motivi di sicurezza. Ma la discrezionalità con cui viene invocata l’urgenza – spesso senza rendere pubblici i verbali di perizia – alimenta il sospetto di una gestione opaca e poco rispettosa delle normative ambientali. In più, la capitozzatura, pratica vietata dal regolamento, continua a essere applicata in alcuni casi, compromettendo irrimediabilmente la salute degli alberi.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato istanze formali e informato la Procura della Repubblica, denunciando una possibile violazione della Direttiva Habitat e delle norme nazionali sulla tutela dell’avifauna. Anche la sostituzione promessa degli alberi abbattuti – spesso pubblicizzata dall’Amministrazione – appare in ritardo e disorganica.
L’impressione è quella di un’amministrazione inadeguata a coniugare sicurezza pubblica e tutela ambientale. Il verde urbano non può essere trattato come un problema tecnico da risolvere con tagli indiscriminati, ma come un patrimonio vivente da gestire con competenza, trasparenza e responsabilità. Le norme esistono e devono essere rispettate: servono controlli indipendenti, procedure pubbliche e una reale volontà politica di proteggere la biodiversità urbana. Altrimenti, a farne le spese saranno ancora una volta gli alberi e la fauna che abita la città.
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