Primo maggio 2025, sciopero generale: cosa succede in Italia

Sciopero del 1° maggio 2025 indetto da Usi-Cit con disagi su sanità e servizi pubblici, manifestazioni nelle piazze e celebrazioni in occasione della festa dei lavoratori

Apr 28, 2025 - 07:30
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Primo maggio 2025, sciopero generale: cosa succede in Italia

Il Primo Maggio 2025, giornata storicamente dedicata alla celebrazione dei lavoratori, sarà tutt’altro che una festa tranquilla. A rompere il cerimoniale ci pensa l’Usi-Cit, sindacato di base che ha scelto di proclamare uno sciopero generale nazionale. Tutti i settori pubblici e privati sono stati chiamati a incrociare le braccia. L’annuncio, depositato con cura presso il Dipartimento della Funzione Pubblica come impone la legge n.146/1990, sovrappone due fotografie del lavoro: quella celebrativa delle bandiere e quella più cruda dei contratti a termine, dei turni infiniti e degli stipendi asfittici.

Sciopero primo maggio 2025: chi ha proclamato lo sciopero

Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, l’Usi-Cit ha chiamato all’astensione “tutti i lavoratori e le lavoratrici” senza distinzioni di categoria. Lo sciopero del 1° maggio 2025 include dunque comparti sensibili come la sanità, il commercio, i servizi pubblici locali e la scuola. L’iniziativa nasce contro gli stipendi troppo bassi e per rivendicare il diritto alla salute, la riduzione dell’orario di lavoro e una netta opposizione alle politiche di privatizzazione e precarizzazione.

Il sindacato Usb invece, pur non proclamando uno sciopero nazionale, organizzerà manifestazioni tematiche in diverse città. A Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna sono previsti presidi, cortei e assemblee pubbliche.

Possibili disagi per i cittadini

Anche se sembra che per ora i trasporti non saranno bloccati, lo sciopero generale del 1° maggio 2025 rischia di creare disagi in diversi settori chiave:

  • sanità – alcuni reparti ospedalieri non essenziali potrebbero funzionare a scartamento ridotto o sospendere temporaneamente l’attività, rimarranno comunque attivi i servizi minimi garantiti, come pronto soccorso, terapie intensive e dialisi;
  • Vigili del Fuoco – l’agitazione coinvolgerà il turno mattutino del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, anche se saranno assicurati gli interventi essenziali.

Le strutture sanitarie pubbliche, come l’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano e l’Ausl di Piacenza, hanno pubblicato avvisi per informare l’utenza della possibile riduzione dei servizi.

Nel settore dei trasporti, si prevedono possibili disagi su alcune linee del trasporto pubblico locale.

Tuttavia, la Commissione di Garanzia ha escluso dallo sciopero i comparti già interessati da agitazioni nelle settimane precedenti, come il trasporto aereo e ferroviario. Rimangono invece liberi di aderire i lavoratori di aziende private di trasporto urbano e servizi accessori.

Primo Maggio 2025: le ragioni dello sciopero

Secondo Usi-Cit, la protesta vuole richiamare l’attenzione sulle condizioni materiali di vita e di lavoro di milioni di persone. Tra le principali rivendicazioni ci sono l’aumento generalizzato dei salari, la difesa del diritto alla casa, il rafforzamento della sanità pubblica e l’opposizione a qualsiasi forma di coinvolgimento militare internazionale. L’appello è rivolto anche ai precari, ai disoccupati e agli studenti.

Il sindacato denuncia una crescente compressione dei diritti sociali a fronte dell’aumento dei profitti aziendali e dell’inflazione che erode il potere d’acquisto delle famiglie. In diverse comunicazioni pubbliche, Usi-Cit ribadisce l’urgenza di una mobilitazione ampia e partecipata.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha preso atto dello sciopero senza sollevare obiezioni, certificando che tutto si è svolto secondo il rigido manuale delle norme vigenti. La Commissione di Garanzia, fedele al suo ruolo di vigilante, ha indicato i settori dove è obbligatorio assicurare i servizi minimi e ha invitato gli enti coinvolti a prepararsi con piani operativi degni di questo nome.

Le amministrazioni locali, invece, si preparano a tutti gli scioperi di maggio e si muovono già dietro le quinte per tenere sotto controllo traffico, cortei e tutto ciò che potrebbe trasformare la giornata in un ingorgo politico oltre che stradale.