Usa: dati concreti resilienti, nonostante PIL e sentiment in calo

Il beige book ha mostrato il “wait and see” delle imprese sulle assunzioni, e il clima negativo della manifattura.A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM

Apr 28, 2025 - 07:30
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Usa: dati concreti resilienti, nonostante PIL e sentiment in calo

Si apre una settimana importante per i mercati finanziari, che vedranno il 30 l’uscita del PIL USA del 1Q25 (stima +0.4% contro +2.4% del 4Q24). L'economia statunitense sembrava aver iniziato l'anno con slancio, dopo la crescita del PIL reale del 2,4% nel quarto trimestre, trainato dalla robusta spesa dei consumatori.

Molto è cambiato però da quando il calendario è passato al 2025. L'anticipazione di aumenti tariffari ha portato a un'impennata storica delle importazioni che penalizzerà la crescita del PIL nel primo trimestre. Detto questo, alcuni di questi beni finiranno nelle scorte, il che compenserà in qualche modo l'impatto delle esportazioni nette.

I consumatori sono stati tranquilli nei primi mesi dell'anno, ma si sono ripresi a marzo grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche e ad alcuni acquisti anticipati dai dazi, soprattutto di veicoli. Nel frattempo, le persistenti difficoltà di accessibilità economica e l'elevato numero di nuove scorte di case indicano una modesta crescita degli investimenti residenziali.

Nonostante la forte flessione della crescita del PIL attesa nel 1Q25, i dati economici concreti statunitensi rimangono tuttavia sostanzialmente resilienti e continuano a mantenere la posizione, anche se il sentiment e i dati dei sondaggi continuano a mostrare che l'incertezza indotta dalle politiche commerciali è sicuramente una fonte di preoccupazione: l'ultimo Beige Book della Fed ha dimostrato questa dinamica. L'indagine ha rilevato che l'attività economica è rimasta pressoché invariata nei distretti, ma che l'incertezza relativa alle politiche commerciali internazionali stava pesando sulla capacità di pianificazione delle aziende.

I ​​mercati del lavoro nei distretti sono rimasti pressoché invariati rispetto al rapporto precedente, ma è stato osservato che i cali più significativi del personale hanno riguardato ruoli governativi. Inoltre, le aziende hanno riferito di adottare un approccio "wait-and-see" alle assunzioni, in attesa di chiarezza sulle politiche commerciali. I prezzi sono generalmente aumentati in tutti i distretti e le aziende hanno segnalato l'aggiunta di supplementi tariffari per compensare l'incertezza tariffaria. Nel complesso, le preoccupazioni legate alle tariffe hanno pesato in modo pessimistico sulle prospettive.

Gli indici regionali dei direttori degli acquisti (PMI) sono risultati in linea con il clima negativo del Beige Book. L'indice manifatturiero della Fed di Richmond è sceso a -13 punti ad aprile (da -4 di marzo), a causa del brusco calo di spedizioni, attività imprenditoriale locale e spese in conto capitale. Stesso tenore per l'attività manifatturiera della Fed di Kansas City. Questo calo rispecchia gli ultimi dati, che segnalavano un generale peggioramento delle condizioni manifatturiere nei distretti della Fed di New York e Philadelphia.

Il sentiment è debole, ma i dati economici concreti resistono. Gli ordini di beni durevoli sono stati più forti del previsto a marzo, con i nuovi ordini in forte crescita del 9,2%. Questa forza inaspettata è derivata dagli ordini di aeromobili non per la difesa, in crescita di un incredibile 139%, in linea con i dati sugli ordini altrettanto forti di Boeing pubblicati all'inizio del mese. Gli ordini di veicoli a motore sono stati un altro punto di forza nel rapporto, in crescita del 2,3% a marzo dopo un aumento ancora più forte del 5,1% il mese precedente.

Tuttavia, escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono rimasti stabili e il rapporto ha offerto poche prove di un aumento della domanda da parte delle aziende per anticipare i dazi. Mentre la crescita della nuova domanda si è attenuata, la produzione ha mantenuto la sua posizione. Le spedizioni di beni strumentali di base, che confluiscono nei calcoli per la spesa in attrezzature nella contabilizzazione del PIL, sono aumentate dello 0,3%. Si tratta di una moderazione rispetto a febbraio, tuttavia la forza delle spedizioni all'inizio dell'anno suggerisce un trimestre solido per gli investimenti in conto capitale. Le attese degli analisti indicano una crescita annualizzata del 16% nella spesa per attrezzature.

È improbabile che gli investimenti residenziali riescano a compensare l'aumento delle spese per le attrezzature. Il mercato immobiliare continua a essere limitato, con i dati di marzo che mostrano un avvio lento della stagione delle vendite primaverili. Le vendite di case esistenti sono diminuite del 5,9% a marzo, attestandosi a un ritmo di 4,02 milioni di unità, il più lento da gennaio 2024. I tassi ipotecari ancora elevati e la diffusa incertezza economica hanno portato ad un indebolimento del mercato delle rivendite. Anche le difficoltà di accessibilità economica per gli acquirenti sono messe a dura prova dall'aumento dei prezzi delle case, creando un ostacolo significativo sul mercato. Il ritmo delle rivendite rimane bloccato al 23% al di sotto del tasso pre-pandemico di marzo 2019.

Guardando al futuro, il recente rimbalzo dei tassi ipotecari, l'incertezza sulla politica commerciale e il peggioramento delle prospettive di crescita economica potrebbero rappresentare ostacoli formidabili.

Nel complesso, la persistente incertezza rimane un tema ricorrente per l'economia in generale, ma finora non sembra ancora aver influenzato in modo significativo gran parte dei dati economici concreti.