Pagelle della Fiorentina: Gosens eroico, Dodo commovente, De Gea una sicurezza. Male Gudmundsson
I voti alla squadra viola nella sfida contro il Betis

Firenze, 9 maggio 2025 – Le pagelle viola dopo Fiorentina-Betis.
De Gea 7 - Reattivo sulla palombella velenosa di Fornals, provvidenziale su Antony per tenere in vita la Fiorentina. Ma sulla sua punizione di Antony non può nulla: un colpo da biliardo. Decisivo nel finale su Antony e poi su Azzalzouli. Può poco sulle reti subite.
Pongracic 5,5 - Duello complicato con Isco che è un cliente scomodo per tutti. Non è puntuale nella chiusura su Ezzalzouli che firma il pareggio. Serata di sofferenza perché non sempre è preciso nel leggere le situazioni, come nel gol del pari, appunto. Dal 105’ Zaniolo.
Comuzzo 5,5 - Inizio difficile. Sabaly gli nega il gol sulla linea, sugli sviluppi di un angolo. Da quel momento prende coraggio e le misure a Bakambu. Nel supplementare si fa rubare il tempo da Altimira che inizia l’azione del 2-2.
Ranieri 6,5 - Lotta e tiene la linea, cercando fortuna in avanti. Bravo nelle coperture e nelle chiusure, tenendo sempre in linea il reparto e sotto controllo Antony che cerca di puntarlo. E con il brasiliano ingaggia un duello pure verbale che alla fine porta a casa.
Dodo 6,5 - Deve sorvegliare Fornals e avere l'occhio lungo su Isco, insieme a Pongracic in seconda battuta. Non è al meglio ed è normale che sia così dopo l'appendicite, ma nessuno se ne accorge perché corre come se niente fosse, anche nei supplementari. Dal 105' Colpani sv.
Fagioli 5,5 - Grande lavoro di copertura; davanti deve assistere Gud e Gosens. Commette il fallo da cui nasce la punizione di Antony. Perde qualche pallone di troppo. Ma fa i chilometri senza risparmiarsi. Dall’87’ Folorunsho 5,5 - Chiamato a dare sostanza, va fuori giri perchè cerca sempre di strafare.
Adli 5 - Regista a tutto campo in avvio è costretto ad abbassarsi molto per la pressione. Non è preciso nelle ripartenze e talvolta in uscita va fuori tempo. Perde due palloni sanguinosi che potevano essere letali (traversa di Cardoso). Dal 46' Richardsson 5 - Sembra entrare bene, poi però si limita al compitino che a questi livelli non basta. Perde un pallone pericolosissimo che De Gea disinnesca.
Mandragora 6 - Insiste sulle piastrelle di Lo Celso e cerca di accorciare e non far partire l’argentino. Dai suoi piedi l’angolo della riscossa che Robin trasforma da par suo. Dovrebbe dare sostanza alla manovra ma non è in una delle serate in cui gli riesce tutto. Peccato.
Gosens 7.5 - Chirurgico, senza fronzoli come sa essere un tedesco. Prudente in avvio si accende come un diesel, prendendo le misure alla gara e soprattutto ai difensori nell’occasione dei due colpi di testa - da destra e da sinistra - vincenti. Non solo. Si sacrifica senza risparmiarsi nelle chiusure. Esce stremato ma non è un caso che i guai nascono proprio da quel momento. Dal 94’ Parisi 5 - Si perde Antony nell’azione del gol in particolare; in affanno in generale.
Gudmundsson 5 - Stecca la partita della riscossa e non solo per colpa sua, perché un giocatore come lui dovrebbe anche essere aiutato, dal tecnico e dai compagni. Cerca sempre di avere la palla tra i piedi per non dare riferimenti. Sempre raddoppiato cerca di uscire dalla morsa abbassandosi quasi da regista aggiunto: risultati alterni. Nella ripresa prova ad alimentare l’azione, ma se possibile entra ancora meno dentro il gioco. Dal 94’
Beltran 5,5 - L’impatto non è incisivo come deve essere invece per queste gare.
Kean 5,5 - Il primo squillo al 20’, con una discesa delle sue: tutto bene fino al tiro alto, ma c’era Mandragora libero. Ingaggia un duello ruvidissimo con Natan che non lo molla con le buone e cattive. Fa reparto da solo. Gli manca solo il gol. Ma non è poco.
All. Palladino 5,5 - Non basta il cuore per ribaltare una semifinale contro una squadra comunque forte e cinica come il Betis. Alla fine la Fiorentina va in debito di ossigeno e non riesce a reagire dopo essere stata raggiunta. Non convincono fino in fondo i cambi: ad esempio, Gosens doveva restare comunque in campo.