Nasce la Avoided Emissions Platform, nuova iniziativa per favorire la transizione net zero
Robeco, Mirova, Edmond de Rothschild AM e le società di consulenza I Care e Quantis lanciano una metodologia liberamente accessibile per il calcolo delle emissioni evitate, spesso indicate come emissioni “Scope 4” o di ambito 4. L'articolo Nasce la Avoided Emissions Platform, nuova iniziativa per favorire la transizione net zero proviene da FundsPeople Italia.

Una nuova iniziativa che riafferma il ruolo centrale delle entità finanziarie nel promuovere la transizione verso il net zero, in un contesto segnato da un clima di incertezza intorno agli investimenti sostenibili. Robeco, Mirova, Edmond de Rothschild AM e le società di consulenza attive nel campo degli investimenti responsabili I Care e Quantis lanciano la Avoided Emissions Platform (AEP), un progetto innovativo che mira a creare una piattaforma globale per valutare le emissioni evitate, una metrica fondamentale per la transizione verso un’economia sostenibile.
Cosa prevede la AEP
La Avoided Emissions Platform fornisce una metodologia liberamente accessibile e trasparente per il calcolo delle emissioni evitate, spesso indicate come emissioni “Scope 4” o di ambito 4. Questa iniziativa si è avvalsa delle raccomandazioni di un comitato scientifico dedicato, in modo da assicurare la coerenza con le linee guida esistenti in materia di emissioni evitate ed elaborare un approccio credibile alla valutazione dell’abbattimento delle emissioni nei diversi settori. Il progetto è sostenuto da 12 asset manager e investitori, che rappresentano oltre 4 mila miliardi di dollari di masse in gestione, nonché da un istituto internazionale di corporate banking, sei rinomati fornitori di dati, 13 imprese leader e un comitato scientifico indipendente.
I potenziali benefici per gli stakeholder:
- Le istituzioni finanziarie possono rafforzare le proprie capacità decisionali grazie a metriche affidabili e armonizzate che favoriscono l’allineamento dei portafogli con gli obiettivi net zero globali;
- Le imprese possono calcolare e comunicare accuratamente le emissioni evitate, con un miglioramento della propria credibilità, un maggiore accesso ai capitali e l’acquisizione di un vantaggio competitivo;
- I consulenti e i fornitori di dati possono accedere a una gamma completa di risorse con le quali promuovere la collaborazione e differenziarsi sul mercato;
- Gli enti normativi acquisiscono conoscenze preziose per l’elaborazione delle politiche e il monitoraggio dei progressi verso gli obiettivi climatici;
- Gli accademici ottengono dati robusti per la ricerca e lo sviluppo delle metodologie di sostenibilità.
Nel complesso, l’AEP intende promuovere la trasparenza, la collaborazione e un processo decisionale informato, favorendo la transizione verso un’economia sostenibile e decarbonizzata. “La transizione energetica richiede non solo l’abbandono delle attività ad alta intensità di carbonio, ma anche la disponibilità di alternative decarbonizzate”, si legge nel comunicato di lancio. “Tuttavia, fino a oggi sono mancati dati trasparenti e quantificati utili a favorire il confronto tra queste alternative e a reindirizzare i flussi finanziari verso le imprese che facilitano la decarbonizzazione. Con un fabbisogno di investimenti stimato in 215 mila miliardi di dollari per azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050, lo sviluppo di metriche armonizzate è essenziale per incanalare i capitali verso soluzioni climatiche efficaci”, concludono.
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