Milano raddoppia i prati a sfalcio ridotto: oltre 1,8 milioni di metri quadri (tutti i benefici per l’ambiente)

Milano punta sempre più sul verde urbano sostenibile e nel 2025 raddoppia le aree dedicate alla pratica dello sfalcio ridotto: da 54 si passa a 111 zone, per un totale di 1,8 milioni di metri quadrati distribuiti su tutti i Municipi della città. Questo approccio innovativo alla gestione del verde prevede una minore frequenza di...

Mag 15, 2025 - 20:12
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Milano raddoppia i prati a sfalcio ridotto: oltre 1,8 milioni di metri quadri (tutti i benefici per l’ambiente)

Milano punta sempre più sul verde urbano sostenibile e nel 2025 raddoppia le aree dedicate alla pratica dello sfalcio ridotto: da 54 si passa a 111 zone, per un totale di 1,8 milioni di metri quadrati distribuiti su tutti i Municipi della città. Questo approccio innovativo alla gestione del verde prevede una minore frequenza di taglio dell’erba, lasciandola crescere naturalmente e favorendo così il ciclo vegetativo delle piante, la fioritura e la produzione di semi.

La scelta, già sperimentata con successo lo scorso anno, è stata confermata alla luce dei risultati positivi ottenuti sul fronte della biodiversità urbana. Monitoraggi condotti dalla nature tech-company 3Bee e dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca hanno mostrato un aumento significativo degli insetti impollinatori e di altre specie, con incrementi del 30% rispetto alle aree sfalciate frequentemente e picchi del 60% nelle zone con maggiore varietà floreale.

I benefici dello sfalcio ridotto non si fermano però alla sola biodiversità. L’erba più alta contribuisce a proteggere il suolo dall’erosione, aumenta la capacità di drenaggio e aiuta a mitigare gli effetti delle isole di calore in città. Inoltre la riduzione degli sfalci comporta minori emissioni di CO₂, grazie a un uso più contenuto di macchinari, e un miglior assorbimento degli inquinanti atmosferici, migliorando così anche la qualità dell’aria.

Cresce anche il numero dei prati fioriti

Le nuove aree selezionate, come il Parco Lambro, il Parco delle Cave o il Parco Monte Stella, sono state individuate tenendo conto delle esigenze dei cittadini e dell’equilibrio tra fruizione pubblica e rispetto dell’ambiente. L’obiettivo è anche quello di creare connessioni ecologiche tra diversi spazi verdi, trasformando Milano in una rete urbana di piccoli ecosistemi.

Accanto allo sfalcio ridotto, cresce anche il numero dei prati fioriti, che nel 2025 superano le 60 unità, arricchiti da specie come papaveri, fiordalisi, calendule e campanule, tutte fondamentali per attirare insetti impollinatori.

La valorizzazione della natura in città sarà anche al centro dell’evento Orticola 2025, con un convegno dedicato alla biodiversità urbana. Milano, dunque, sceglie di crescere in verde, promuovendo un modello di convivenza tra uomo e natura più consapevole e lungimirante.

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Fonte: Comune di Milano

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