Via i tacchi alti dalla Barbie: cosa ci raccontano le scarpe dell’iconica bambola sull’evoluzione della società

Nata nel 1959, la Barbie di Mattel ne ha fatta di strada. Sui tacchi, sì. Eppure, anche lei – ovviamente – ha attraversato decenni di trasformazioni, adattandosi ai cambiamenti nei ruoli sociali, nel mondo del lavoro e negli ideali estetici femminili, diventando un vero e proprio riflesso delle mode che corrono. Ma finora quanta attenzione...

Mag 15, 2025 - 20:12
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Via i tacchi alti dalla Barbie: cosa ci raccontano le scarpe dell’iconica bambola sull’evoluzione della società

Nata nel 1959, la Barbie di Mattel ne ha fatta di strada. Sui tacchi, sì. Eppure, anche lei – ovviamente – ha attraversato decenni di trasformazioni, adattandosi ai cambiamenti nei ruoli sociali, nel mondo del lavoro e negli ideali estetici femminili, diventando un vero e proprio riflesso delle mode che corrono.

Ma finora quanta attenzione avevamo dedicato a un dettaglio tutt’altro che marginale? La postura dei suoi piedi!

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Uno studio recente della Monash University di Frankston, in Australia, pubblicato sulla rivista Plos One, ha analizzato 2.750 versioni di Barbie prodotte tra il 1959 e il giugno 2024. E il risultato è proprio quello che dovevamo aspettarci.

Lo studio

Per analizzare l’evoluzione delle scarpe della Barbie, i ricercatori hanno messo a punto un nuovo sistema di classificazione, denominato FEET — acronimo che sta per Foot posture (postura dei piedi), Equity (diversità e inclusione), Employment (tema lavorativo o legato alla moda), e Time period (periodo di produzione).

La postura del piede piatto di Barbie aveva una correlazione positiva molto forte con l’occupazione e il punto temporale, mentre la postura del piede equino [in punta di piedi] aveva una correlazione positiva molto forte con la moda. Allo stesso modo, l’equità (diversità) ha una correlazione positiva molto forte con la moda e una forte correlazione positiva con l’occupazione.

I risultati mostrano un netto declino della classica postura in punta di piedi, da sempre associata ai tacchi alti e a un certo ideale femminile glamour: mentre negli anni ‘60 il 100% delle Barbie presentava questa caratteristica, tra il 2020 e il 2024 la percentuale è scesa al 40%.

Secondo gli autori dello studio, questa evoluzione potrebbe riflettere un cambiamento nei messaggi culturali trasmessi dalla bambola.

Barbie sembra scegliere la postura dei piedi e le calzature che meglio le permettono di partecipare al lavoro e all’attività fisica – osservano i ricercatori. La posizione dei piedi, insomma, diventa simbolo del passaggio da un’immagine statica e idealizzata a una figura più attiva e autonoma.

Tuttavia, gli stessi autori avvertono che non è possibile stabilire un legame causale tra la postura di Barbie e le reali condizioni lavorative e sociali delle donne, e che le scelte di design della Mattel sono probabilmente influenzate da logiche di marketing e da tendenze commerciali più che da intenti emancipatori.

In altre parole: Barbie cambia, sì, ma con l’occhio sempre rivolto al mercato.

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