Mediterraneo bollente: anomalie record e rischi climatici

  Un Mediterraneo sempre più caldo: i dati allarmanti del 2025 Il Mar Mediterraneo, da Gennaio a Maggio 2025, ha mostrato un riscaldamento senza precedenti, con una temperatura media superficiale di 16,72°C, ben 1,35°C più alta rispetto allo stesso periodo del 1982 (15,37°C). Questo aumento, frutto di decenni di accumulo termico, si è accentuato in […] Mediterraneo bollente: anomalie record e rischi climatici

Mag 16, 2025 - 22:40
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Mediterraneo bollente: anomalie record e rischi climatici
Un Mediterraneo sempre più caldo: i dati allarmanti del 2025 Il Mar Mediterraneo, da Gennaio a Maggio 2025, ha mostrato un riscaldamento senza precedenti, con una temperatura media superficiale di 16,72°C, ben 1,35°C più alta rispetto allo stesso periodo del 1982 (15,37°C). Questo aumento, frutto di decenni di accumulo termico, si è accentuato in maniera drastica nell’ultima decade, interessando non solo la superficie, ma anche gli strati profondi del mare (fonte: Climatica). Le anomalie termiche attuali superano i +1,5°C rispetto alle medie stagionali tipiche del mese di Maggio, rendendo queste condizioni la nuova normalità climatica del bacino (fonte: Newsroom24). Come cambia il tempo: il Mediterraneo carica l’atmosfera Questo eccesso di calore fornisce energia supplementare all’atmosfera, innescando una maggiore evaporazione e aumentando l’umidità disponibile per i sistemi meteorologici. Le conseguenze sono visibili in: Eventi estremi sempre più frequenti: ciclone anomalo si è formato proprio oggi. A metà Maggio 2025, risulta assai anomalo un ciclone afro-mediterraneo come quello in formazione e che minaccia il Sud Italia con raffiche oltre i 100 km/h, onde alte fino a 4 metri, e piogge torrenziali. Estate infuocata in arrivo: secondo le proiezioni, l’estate 2025 potrebbe diventare la più calda mai registrata, con temperature superiori di 2-3°C alle medie storiche, in particolare su Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia e Basilicata (fonte: Meteogiornale). I nuovi cicloni del Mediterraneo: cuore caldo e impatti devastanti I cicloni che si stanno formando nel Mediterraneo possiedono una struttura “tropicale”, con un cuore caldo che può presentare temperature di 2-3°C superiori all’ambiente circostante. Questa configurazione non è comune nel bacino e rende questi fenomeni più distruttivi, con capacità di generare mareggiate, inondazioni lampo e forti venti, impattando in particolare le aree costiere del Sud Italia L’Estate 2025 si preannuncia estrema: caldo, incendi e notti tropicali Durante i mesi estivi, le temperature potrebbero superare localmente i 47°C. Le notti tropicali, con valori notturni sopra i 30°C, saranno frequenti nelle grandi città del Sud, mentre la siccità e il caldo estremo renderanno più probabili e intensi gli incendi boschivi. Anche le aree urbane saranno più vulnerabili al fenomeno dell’isola di calore, che amplifica ulteriormente le temperature percepite. Nel Nord Italia, il contrasto tra aria calda e correnti fresche in quota favorirà la formazione di temporali violenti, con possibili grandinate e downburst (fonte: Il Sole 24 Ore). Un ecosistema in sofferenza: danni ambientali crescenti Il riscaldamento del Mediterraneo ha impatti gravi sugli ecosistemi marini e costieri. La fauna marina è sottoposta a stress termico che ne altera il comportamento, la distribuzione e i cicli riproduttivi. Le spiagge subiscono un’erosione accelerata, mentre l’acidificazione e la perdita di ossigeno minacciano la biodiversità (fonte: In Salute News). Le fonti principali consultate
  • Climatica.coop
  • Quotidiano.net – Allerta ciclone Mediterraneo
  • Il Sole 24 Ore – Indice del clima
  • In Salute News – Ecosistemi marini

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