McLaren fa la differenza con le gomme. Red Bull, miracolo nel T1
F1, McLaren batte Red Bull. Per quanto riguarda la sfida per la pole, Max ha sfiorato un altro miracolo. Ancora una volta, il team austriaco dimostra una grande capacità nel lavoro da svolgere al simulatore durante la notte tra venerdì e sabato. Parliamo di una situazione comune a tutte quante le scuderie che però gli […]

F1, McLaren batte Red Bull. Per quanto riguarda la sfida per la pole, Max ha sfiorato un altro miracolo. Ancora una volta, il team austriaco dimostra una grande capacità nel lavoro da svolgere al simulatore durante la notte tra venerdì e sabato. Parliamo di una situazione comune a tutte quante le scuderie che però gli ex campioni del mondo sanno gestire alla grande per ricercare un migliore setup della vettura, che minimizzi i problemi.
Il fenomeno Verstappen serve ama è pure un limite
Non possiamo fare a meno di ricordare l’enorme talento di Verstappen. Un pilota in grado di carpire ogni singolo dettaglio dell’auto, farlo suo e ottimizzare tutte le fasi in pista. Un fenomeno che Red Bull non può assolutamente perdere. Se così fosse si troverebbe di schianto molto più in basso nella classifica, sebbene gli altri piloti non sono dei brocchi.
A margine di questo ragionamento ve detto che Tsunoda, il compagno di squadra dell’olandese, girava spesso ad 1 secondo. Per di più, ieri, nel bel mezzo della qualifica, per dimostrare “tutto il suo valore”, ha pensato bene di schiantarsi in pista contro il muretto. La causa è presto detto: ha preso troppo forte un cordolo interno e la sua vettura è schizzata via, cappottandosi, mettendo fine alla sua prestazione. Per fortuna Yuki è illeso.
La dipendenza da Verstappen non è cosa buona. Avere un fenomeno del genere è senza dubbio fondamentale alla fine del risultato. Tuttavia, il fatto che solo il talento di Hasselt sia in grado di portare al limite la RB21 è un’arma a doppio taglio. Prima di tutto la lotta per il Mondiale costruttori resta un miraggio. Inoltre, la fase di crescita della vettura è mirata alla sua guida, escludendo a priori quella degli altri.
McLaren evita i cordoli, Verstappen fa lo stesso
McLaren continua a far la differenza in ingresso. La MCL38 possiede un anteriore con tantissimo grip, tanto che a volte la tendenza era quella di un posteriore che si alleggerisce nella fase di ingresso. Un bilanciamento decisamente più puntato rispetto alla Red Bull, che al contrario ha patito il sottosterzo per tutte le FP3. Era chiaro come la RB21 avesse problemi nel raggiungere l’apice, specie verso la fine del giro.
Nel complesso il bilacniamento c’era. Tra le ultime libere e le qualifiche hanno fatto un ulteriore step, ma più di tutto hanno compreso come sbloccare la prestazione che offre il compound Pirelli C6. Anche perchè nel T1 hanno faticato spesso durante il week end e nessuno riusciva ad eguagliare le prestazioni delle vetture di Woking. Nel primo settore le due vetture si sono eguagliate.
Verstappen ha trovato buon grip sino dalla prima chicane. Effettivamente Max è stato lontano dai cordoli, al pari delle McLaren, quando invece molte volte ha provato ad aggredirli maggiormente. Se si osservano gli on-board, l’olandese ha copiato le linee di Piastri, usando la stesso identica porzione di cordolo. Per cui anche le MCL39, nelle prime curve lo evitavano per far lavorare al meglio il fondo.
McLaren: l’arte di trattare le gomme
Ancora una volta, però, la maggior parte di contributo è fornito dagli pneumatici. Sul giro secco, Verstappen ha rivelato che più cercava di spingere e più andavano in overheating. Anche per questo motivo, l’olandese è dubbioso riguardo la loro gestione termica sulla lunga distanza. Sarà pertanto interessante capire cosa succederà oggi, in quanto resta da capire che tipo di mescole verranno utilizzare per la gara.
McLaren parte ancora da favorita, dubbi non ce ne sono. Tuttavia Max non si arrenderà cosi facilmente. Se un minimo lo conosciamo bene, il quattro volte campione del mondo di F1 in carica cercherà di attaccare Piastri in curva 1, per poi provare a dettare il suo ritmo e sfruttare le difficoltà di sorpasso su questo circuito. Un compito molto arduo però, in quanto tenere dietro la MCL39 di Piastri sarà estremamente complicato.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: McLaren – Red Bull – F1