Maltempo, decine di cittadini isolati. Arrivano altre due piste d’emergenza

Ordinanza del sindaco per un bypass a Valdicastello. Stamani sarà attivo per due ore quello a Canaldoro

Mag 9, 2025 - 03:44
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Maltempo, decine di cittadini isolati. Arrivano altre due piste d’emergenza

A tre settimane dalle frane in collina causate dalle piogge i cittadini ancora isolati cominciano a intravedere una luce in fondo al tunnel. A partire da via Canaldoro (Canaldoro), dove stamani per due ore potranno usare il bypass realizzato dalla ditta incaricata dal Comune per trasferire a valle delle auto rimaste bloccate a monte della frana. Il passaggio, concordato con gli abitanti, si terrà dalle 10 alle 12, sotto la supervisione della polizia municipale, dopo di che il bypass sarà chiuso e resterà percorribile solo a piedi o dai mezzi di soccorso in caso di emergenza. Ma il problema riguarda anche Valdicastello e Monte di Ripa. Lo dimostra l’ordinanza firmata martedì dal sindaco Alberto Giovannetti affinché venga realizzata quanto prima una pista d’emergenza in via Valdicastello (a Regnalla) per l’accesso dei mezzi sanitari e di soccorso alle case isolate per il dissesto avvenuto in un terreno privato interessando anche la strada pubblica a valle. I proprietari hanno già attuato i primi interventi per contenere e rallentare il dissesto, ma si prevedono tempi lunghi e ci sono tante auto ancora bloccate. La pista d’emergenza sarà lunga 65 metri, larga 2,5 metri e richiederà la rimozione di 400 metri cubi di terra.

Ieri, invece, il Comune ha incontrato il Consorzio di bonifica e l’Unione dei comuni della Media Valle del Serchio per fare un punto della situazione e stabilire una linea d’intervento coordinata. "Grazie al lavoro del personale comunale e delle associazioni di protezione civile, oltre a una buona disponibilità di risorse senza le quali le difficoltà si sarebbero moltiplicate – dice Giovannetti – abbiamo provveduto ai primi sostegni alla popolazione, allo sgombero della viabilità e alla realizzazione di opere per ripristinare i collegamenti minimi nelle tante zone colpite. Ora però ciascuno si faccia carico delle proprie competenze". Il Consorzio, in questo senso, continuerà ad occuparsi di deflusso delle acque e l’Unione farà altrettanto sul piano forestale. Gli assessori Matteo Marcucci (lavori pubblici) e Tatiana Gliori (ambiente) ricordano infine che i punti più problematici sono le località Castiglione (Strettoia), con un collasso del reticolo idrico e detriti arrivati fino alle abitazioni a valle lasciando ancora fuori casa alcune persone, e Vitoio, dove la strada per arrivare all’abitato è stata mangiata dalla frana che ha interessato canale e boschi. A Vitoio inoltre un deposito di captazione delle acque è minacciato da grossi detriti e tutto il canale che scende a valle, fino a Solaio, è compromesso. Da qui la sinergia con il Consorzio e l’Unione.

Daniele Masseglia