Il bar nel Giardino di Poggiofanti. Lavori ok, ma non si trova il gestore
Montepulciano: nuovo bando del Comune con condizioni più flessibili e la riduzione del canone

‘Torna al via, senza fermarti al parco pubblico’. Parafrasando il Monopoli, immortale gioco da tavolo, con la sua toponomastica e i suoi curiosi obblighi, entrati nel linguaggio comune, si può provare a fotografare la situazione del Giardino di Poggiofanti, a Montepulciano, dove, con 1.070 giorni di ritardo, certificati in Consiglio Comunale, si sono conclusi i lavori di costruzione di un nuovo bar, ma dove non si riesce a trovare un gestore dell’attività. A ‘tornare al via’ è costretto il Comune, dopo aver messo due volte a bando la gestione del bar e aver constatato, in entrambi i casi, che è mancato l’interesse degli imprenditori. Al primo incanto un’offerta c’era stata ma era risultata non ammissibile, per un vizio formale. Il secondo avviso conteneva condizioni ancor più favorevoli per l’eventuale aggiudicatario: il canone da riconoscere all’Ente a base di gara era stato fissato in 30.000 euro (in precedenza, 36.000) ed erano state introdotte agevolazioni.
Alla scadenza del 5 maggio, come informa una nota di Piazza Grande, anche questo avviso pubblico non ha avuto offerte. E dunque l’Amministrazione ‘torna al via’, emettendo un ulteriore bando per l’assegnazione in concessione della struttura polifunzionale, un’attività – sia detto per inciso – che è stata sempre considerata redditizia. "Il nuovo bando – si legge – introduce condizioni più flessibili, una riduzione del canone e incentivi economici mirati". Il canone scende dunque ulteriormente, a 24.000 euro, mentre i costi sostenuti per l’arredamento saranno compensati da una riduzione dell’affitto di 1.500 euro mensili per i primi 24 mesi. Viene introdotta una minore rigidità nella gestione, così i giorni minimi di apertura scendono da 320 a 290, con l’obbligo di garantire il servizio durante l’estate, e le fasce orarie lasciano maggiore libertà al concessionario. Previsto uno sconto mensile di 150 euro per attività con finalità sociali e di 50 euro per gli imprenditori under 30; scadenza il 26 maggio. Sul prolungarsi della procedura interviene l’assessore alle attività produttive Alberto Millacci: "Se anche questa nuova procedura dovesse andare deserta, valuteremo ulteriori forme di gestione, non necessariamente affidate a soggetti imprenditoriali". Insomma, a fronte di altre gare andate deserte; potrebbero allora - è l’ipotesi - entrare in gioco aggregazioni sociali locali non nuove a questo tipo di attività, come il Collettivo Piranha o le società sportive.
Diego Mancuso