L’ironia di Geppi Cucciari su Giuli: “Lei è l’unico ministro i cui interventi possono essere ascoltati al contrario e spesso migliorano” | VIDEO
Show di Geppi Cuccari nel corso della cerimonia di presentazione dei David di Donatello al Quirinale durante la quale la comica non ha risparmiato ironie e battute nei confronti del ministro della Cultura, Alessandro Giuli. “Ministro voglio portarle la mia solidarietà, perché molti sottolineano eccessivamente la sua potente retorica, il suo eloquio forbito, la parola […]

Show di Geppi Cuccari nel corso della cerimonia di presentazione dei David di Donatello al Quirinale durante la quale la comica non ha risparmiato ironie e battute nei confronti del ministro della Cultura, Alessandro Giuli. “Ministro voglio portarle la mia solidarietà, perché molti sottolineano eccessivamente la sua potente retorica, il suo eloquio forbito, la parola che squadra da ogni lato l’animo nostro informe. In realtà sono sempre interventi cristallini, lei è l’unico ministro i cui interventi possono essere addirittura ascoltati al contrario come un disco dei Black Sabbath e a volte migliorano” ha dichiarato la comica e attrice, che, poi, nell’introdurre l’intervento del ministro ha dichiarato: “Ecco il momento più atteso da Google Translate”.
Nel corso del suo intervento, poi, Geppi Cucciari ha scherzato anche con il padrone di casa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Sono emozionata e felice di tornare qui al PalaSergio di Piazza del Quirinale per celebrare una grande tradizione delle nostra nazione, una tradizione tutta italiana, la capacità di creare storie bellissime, coinvolgenti, partendo dal nulla, Federico Fellini, Mario Monicelli, Porta a Porta, tre esempi di inventiva che il mondo ci invidia. Oggi c’è qui il nostro Presidente, a un passo ormai dall’usucapione, ha conquistato un sette più sette”. E ancora: “Sono molto contenta di rivederla Presidente, vedere il Capo dello Stato seduto al suo posto, perché c’è una corrente molto diffusa a cui piacerebbe che lei cambiasse sponda del Tevere. Lei mi dovrebbe diventare Papa, ma per la pazienza avuta con i politici italiani in questi anni, andrebbe fatto santo subito”.