Federica Pellegrini: “Sono di destra ma a volte non mi riconosco in Meloni. Sinner? Trattato diversamente”

Dalla polemica con Thomas Ceccon alla vicenda doping che ha coinvolto Jannik Sinner fino alla premier Giorgia Meloni: Federica Pellegrini si è raccontata all’inviato de Le Iene Nicolò De Devitiis con il quale ha trascorso due giorni a Livigno. “Io ho sempre fatto un po’ i conti con questa nomea dell’antipatica, tu che mi seguirai […]

Mag 7, 2025 - 16:32
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Federica Pellegrini: “Sono di destra ma a volte non mi riconosco in Meloni. Sinner? Trattato diversamente”

Dalla polemica con Thomas Ceccon alla vicenda doping che ha coinvolto Jannik Sinner fino alla premier Giorgia Meloni: Federica Pellegrini si è raccontata all’inviato de Le Iene Nicolò De Devitiis con il quale ha trascorso due giorni a Livigno. “Io ho sempre fatto un po’ i conti con questa nomea dell’antipatica, tu che mi seguirai per 48 ore vedrai sicuramente dei lati diversi – ha affermato l’ex nuotatrice – Non sono una persona che piace a tutti: sono stata sempre introversa e timida, ma anche decisa. Questi due lati vengono spesso chiamati in altro modo, soprattutto se ce l’ha una donna di successo, che deve essere str**za a prescindere”.

Parlando dell’ex marciatore Alex Schwazer, la campionessa ha dichiarato: “Avevo detto che se mi fossi trovata al posto di Carolina Kostner (all’epoca fidanzata dello sportivo, ndr) non avrei continuato la relazione col mio ragazzo. Se io vedessi mio marito armeggiare con siringhe e bibitoni strani lo caccerei di casa”. Poi Federica Pellegrini ha parlato del suo orientamento politico: “Sono di destra moderata. Meloni? A volte non mi ci riconosco”. Sulla polemica con Thomas Ceccon, Federica Pellegrini ha affermato: “Non siamo mai stati super amici, ma ci siamo sempre rispettati. Non ci siamo capiti? Forse è lui che non ha capito. Io sono cresciuta con una forma di rispetto diversa per chi mi ha preceduto, ma ho capito che siamo tutti diversi”. L’ex nuotatrice, poi, torna a parlare di Jannik Sinner e della vicenda doping: “Ho dato l’intervista a Repubblica a inizio marzo ed è uscita un mese e mezzo dopo. Lo so che non si è mai dopato intenzionalmente. Fatalità, l’intervista è uscita una settimana prima che lui tornasse ad allenarsi. Secondo me il suo caso è stato gestito diversamente rispetto ad altri casi. Il polverone? Perché Sinner è molto amato”.