La Slovacchia sta per abbattere 350 orsi: ecco perché è una decisione che ci riguarda tutti

“Non possiamo vivere in un paese in cui la gente ha paura di andare nei boschi”, ha detto il primo ministro Robert Fico, ragione per cui il suo governo populista-nazionalista ha approvato un piano per abbattere 350 orsi (su una popolazione stimata di 1.300 orsi bruni). La causa scatenante sarebbe stato l’ultimo attacco mortale a...

Apr 17, 2025 - 17:04
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La Slovacchia sta per abbattere 350 orsi: ecco perché è una decisione che ci riguarda tutti

Non possiamo vivere in un paese in cui la gente ha paura di andare nei boschi”, ha detto il primo ministro Robert Fico, ragione per cui il suo governo populista-nazionalista ha approvato un piano per abbattere 350 orsi (su una popolazione stimata di 1.300 orsi bruni).

La causa scatenante sarebbe stato l’ultimo attacco mortale a un essere umano: il corpo di un uomo di 59 anni sarebbe stato trovato nei giorni scorsi nella Slovacchia centrale e sembra essere stato sbranato da un orso. O almeno così hanno detto le autorità.

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Da qui, uno speciale stato di emergenza – ora – consentirebbe di sparare agli orsi steso a 55 dei 79 distretti della Slovacchia, un’area che ora copre la maggior parte del Paese.

Secondo le autorità slovacche, solo nel 2024 si sono avuti quasi 2mila episodi in cui gli orsi si sarebbero avvicinati o avrebbero interagito in modo pericoloso con esseri umani oppure con animali domestici o beni privati, sia nelle aree rurali che nei pressi dei centri abitati e lungo i sentieri frequentati da escursionisti.

Il primo ministro Fico ha così affermato che i cittadini slovacchi non possono essere costretti a vivere nella paura, né rinunciare a frequentare i boschi per timore di incontrare un orso e che vanno fatti letteralmente fuori.

L’abbattimento non è la soluzione

Questa misura, ovviamente, non può non sollevare ancora una volta seri interrogativi sulla sua efficacia e sulla conformità alle normative europee e ci riguarda tutti. L’orso bruno è una specie rigorosamente protetta dalla direttiva Habitat dell’Unione Europea, che ne consente l’uccisione solo in circostanze eccezionali e dopo aver esaurito tutte le alternative.

Invece di ricorrere a misure drastiche, esistono strategie comprovate per mitigare i conflitti tra esseri umani e fauna selvatica:

  • educazione e sensibilizzazione: programmi educativi possono informare le comunità su come comportarsi in presenza di orsi e su come evitare comportamenti che attirano questi animali nei centri abitati
  • gestione dei rifiuti: L’adozione di contenitori resistenti agli orsi e la corretta gestione dei rifiuti possono ridurre significativamente le interazioni indesiderate
  • monitoraggio e ricerca: Studi scientifici possono aiutare a comprendere meglio i comportamenti degli orsi e a sviluppare piani di gestione più efficaci
  • traslocazione: In casi specifici, la traslocazione di esemplari problematici può essere una soluzione alternativa all’abbattimento

La sicurezza pubblica è una necessità, certa, ma andrebbe bilanciata con la conservazione della biodiversità e il rispetto delle normative internazionali. L’abbattimento massiccio di orsi non è solo una risposta sproporzionata, ma rischia anche di compromettere gli sforzi di conservazione a lungo termine.

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