Circo Medini, l’inchiesta shock che svela le sofferenze degli animali costretti a vivere tra i loro stessi escrementi

Le immagini scioccanti, raccolte a seguito degli spostamenti del circo in Piemonte (tra Canelli, Fossano e Cavour), raccontano ancora una volta una cruda realtà di sfruttamenti e maltrattamenti atroci: animali rinchiusi nei camion per oltre 36 ore, che vivono e mangiano tra le loro stesse deiezioni, senza mai poter uscire. Un inferno silenzioso e nascosto...

Apr 17, 2025 - 17:04
 0
Circo Medini, l’inchiesta shock che svela le sofferenze degli animali costretti a vivere tra i loro stessi escrementi

Le immagini scioccanti, raccolte a seguito degli spostamenti del circo in Piemonte (tra Canelli, Fossano e Cavour), raccontano ancora una volta una cruda realtà di sfruttamenti e maltrattamenti atroci: animali rinchiusi nei camion per oltre 36 ore, che vivono e mangiano tra le loro stesse deiezioni, senza mai poter uscire. Un inferno silenzioso e nascosto che va fermato.

A lanciare l’allarme in una inchiesta shock è la LAV, che ha già denunciato i fatti alle autorità competenti, allegando alle prove anche un video che documenta scene di estrema crudeltà.

Leggi anche: Basta animali nei circhi in Italia! La nuova proposta di legge che cambierà tutto (si spera)

Tra le immagini più agghiaccianti, si vede un cammello scivolare sulla rampa del camion, mentre altri animali, tra cui ippopotami, cavalli, oche e pony, sono trasportati senza alcuna protezione adeguata, esponendosi a ferite fisiche e danni permanenti.

Un sistema che viola le normative

L’inchiesta mette in luce gravi violazioni delle leggi sul benessere animale. Non solo il trasporto, che non rispetta le normative previste, ma anche la gestione degli spazi esterni, dove gli animali sono abbandonati su asfalto, privi di riparo e di un ambiente sano.

Gli ippopotami e i cammelli, non abituati al freddo del nord Italia – spiega la responsabile dell’area esotici di LAV, Giulia Giambalvo – sono esposti a condizioni di vita incompatibili con il loro habitat naturale. Paolina, l’ippopotamo, è segnata da ferite gravi sulla pelle per la mancanza di una vasca, necessaria per preservare la sua pelle semiacquatica.

Quello che abbiamo documentato è una realtà insostenibile: questi animali sono trattati come oggetti da sfruttare per il profitto, senza alcun rispetto per la loro dignità e benessere. Ogni spostamento, ogni movimento, è una nuova sofferenza. Mangiano e dormono tra le loro feci, in un contesto che rende ogni giorno una lotta per la sopravvivenza – afferma Giambalvo.

Il peggio è che queste condizioni non sono un’eccezione, ma la norma per gli animali nei circhi, dove l’addestramento coercitivo e la vita in gabbia sono la quotidianità.

Una richiesta urgente

LAV chiede ora che le autorità competenti avviino un’indagine approfondita sui maltrattamenti documentati, con l’auspicio di una condanna definitiva. Ma c’è una richiesta ancora più urgente: l’abolizione immediata dell’utilizzo degli animali nei circhi e il divieto, per legge, di sfruttarli in esibizioni di intrattenimento.

È giunto il momento di voltare pagina e guardare al futuro con un intrattenimento etico e rispettoso della vita. Il Ministro della Cultura, Giulia, deve firmare il decreto legislativo attuativo entro il 18 agosto 2025, come previsto dalla Legge delega sullo spettacolo, per fermare questo sfruttamento disumano una volta per tutte, conclude Giambalvo.

Il cambiamento è possibile. La libertà degli animali non può più essere una scelta, ma una priorità.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche: