Santo Stefano Magra, la lunga vicenda dell’ex area Sirma: 9 alloggi passano al Comune

Il Tar ha accolto la richiesta dell’amministrazione ordinando la trascrizione nei registri immobiliari. Il ricorso si basava sull’inadempienza della Fp Edilizia rispetto alla convenzione stipulata nel 2013

Apr 23, 2025 - 03:28
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Santo Stefano Magra, la lunga vicenda dell’ex area Sirma: 9 alloggi passano al Comune

Santo Stefano Magra, 23 aprile 2025 – L’amministrazione comunale di Santo Stefano Magra ha trovato una bella sorpresa nell’uovo di Pasqua: una decisione dei giudici amministrativi che chiude a suo favore, almeno per il momento e fatto salvo l’eventuale appello della controparte davanti al Consiglio di stato, una vicenda che si trascina da anni.

Con sentenza pubblicata ieri, il Tar della Liguria ha trasferito all’ente la proprietà di 13 posti auto e nove alloggi del palazzo di via Pietro Pozzoli 34. Gli appartamenti in questione sono quelli della scala A, piano secondo, interni 1, 2, 3 e 4, e quelli della scala B, piano secondo, interni 5, 6, 7, 8 e 9. I giudici hanno quindi accolto il ricorso presentato nel 2020 dal Comune, rappresentato dall’avvocato Riccardo Birga, contro F.P. Edilizia srl, rappresentata dagli avvocati Luigi Cocchi e Augusto Tortorelli.

La vicenda si inserisce nella storia, travagliata, che riguarda il progetto di recupero dell’area ex Sirma, in particolare il complesso immobiliare sorto nei pressi dell’accesso autostradale.

Il Comune, con il ricorso del 2020, aveva chiesto al Tar di accertare l’inadempimento da parte della società F.P., alla convenzione edilizia sottoscritta il primo marzo 2013 e di pronunciare una sentenza costitutiva di trasferimento del diritto di proprietà degli immobili oggetto della convenzione, da destinarsi a Ers e Erp (edilizia residenziale sociale ed edilizia residenziale pubblica).

La camera di consiglio si è svolta il 12 marzo scorso, alla presenza degli avvocati delle parti. Per procedere, infatti, è stato necessario attendere una sentenza del Consiglio di Stato, al quale F.P. Edilzia si era rivolta impugnando una precedenze sentenza del Tar, la 841 del 2018, con cui i giudici avevano respinto il suo ricorso contro la delibera con cui il consiglio comunale santostefanese aveva rigettato, nel 2017, la domanda di modifica dello strumento urbanistico locale per l’eliminazione dei vincoli derivanti dalla destinazione a Erp e Ers. Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello con sentenza 3035 del 3 aprile 2024.

Nella sentenza pubblicata ieri, i giudici evidenziano come la convenzione del 2013 effettivamente stabilisca che “ad avvenuta ultimazione dei lavori, F.P. Edilizia srl si impegna a cedere in proprietà gratuitamente al Comune di Santo Stefano una porzione, pari al 12% della superficie utile complessiva realizzata oltre agli standards di parcheggi pertinenziali.

“Le unità immobiliari – sta scritto nella convenzione – saranno cedute al Comune completamente ultimate, complete di tutte le finiture”. La superficie utile complessiva di progetto dei palazzi ammontava a circa 4.287 metri quadrati e al Comune, come detto, ne spetta il 12 per cento, ossia, in pratica, 456 metri quadrati destinati a Erp e altri 58 metri quadrati destinati a Ers, più i posti auto. Il Comune aveva sollecitato invano il trasferimento della proprietà dei beni, formalizzata ora con la sentenza. La Fp Edilizia è stata condannata anche al pagamento in favore del ricorrente delle spese di giudizio, calcolate in 4 mila euro più Iva.