Il piano urbanistico di Arcola: “Non è ancora pronto ma è già obsoleto”

L’attacco del consigliere Vesco alla giunta che invece mostra ottimismo. Di fatto un iter di ventuno anni, partito nel 2004 quando era sindaco Gino Nardi

Apr 27, 2025 - 02:38
 0
Il piano urbanistico di Arcola: “Non è ancora pronto ma è già obsoleto”

Arcola (La Spezia), 27 aprile 2025 – Querelle sul Puc in consiglio comunale ad Arcola: “Piano vetusto e obsoleto, lo diceva la Regione a febbraio del 2024”. E’ l’affermazione del consigliere Enrico Vesco che durante la discussione lunga e che ha coinvolto più consiglieri, anche il geometra Paolo Boicelli , ha fatto presente una missiva della regione datata appunto a febbraio dello scorso anno in cui il direttore generale della pianificazione territoriale commentava lo strumento comunale arcolano definendo alcune criticità, peraltro già rilevate nel 2012 e ancora irrisolte. Una missiva che per il geometra Boicelli non è determinante ai fini dei tempi dell’iter della Vas, la valutazione ambientale strategica, in quanto con la Regione c’è una fase dialettica aperta e concreta e entro la fine dell’anno il processo dovrebbe essere concluso, oppure con un prolungamento, ma di poco. Un Puc si potrebbe dire lungo 21 anni, per l’iter partito quanto era sindaco Gino Nardi, nel 2004, finito di nuovo sul tavolo della discussione.

“Mi sembra che ci sia un eccessivo ottimismo – ha proseguito Vesco – e anche immotivato. Quando affermate che entro l’anno ci sarà la chiusura, chiedo che il sindaco e l’assessore se ne assumano la responsabilità o lo smentiscano. Inoltre vorrei sapere quante volte siete andati in Regione per cercare di risolvere le problematiche evidenziate che sono ben dieci punti, e che non è la Vas, ma sono complessive”. L’assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Nardi ha spiegato come il lavoro sia proseguito e che ci siano stati eventi imprevedibili, oltre al fatto che si sia dovuto trasferire la documentazione del piano dal cartaceo al digitale, poi lo stop burocratico a causa del Covid, ma anche l’evoluzione normativa dal punto di vista ambientale e urbanistico, il decreto Salvini, poi la crisi di governo in Regione e anche il tempo lasciato alle e osservazioni che si è concluso nel 2024: “Ne sono arrivate 136 che sono poche rispetto al territorio di 16 chilometri quadrati”.

Questo il punto, ha proseguito Vesco: “Delle 136 osservazioni giunte, quaranta sono state avanzate dal Pd, in una logica incomprensibile, perchè di fatto è in maggioranza eppure le osservazioni avanzate stravolgono il piano stesso, il lavoro fatto. Concludo con un suggestione politica: questo piano ha sposato quello di Confindustria. Guarda caso alcune delle infrastrutture presentate da Confindustria coincidono con le osservazioni del Pd, per esempio, casualmente, la rotonda di San Genisio”.

Cristina Guala