Meteo Torino, il 25 aprile 1972: Torino e il Piemonte si risvegliarono sotto la neve

Il 25 Aprile 1972, in netto contrasto con la consueta fioritura primaverile, il meteo riservò al Piemonte uno spettacolo rarissimo e suggestivo: una nevicata tardiva che imbiancò la Val Padana occidentale, fino alla pianura torinese, suscitando stupore e lasciando una traccia indelebile nella memoria collettiva e nei registri climatici.   Un’improvvisa irruzione artica: le dinamiche […] Meteo Torino, il 25 aprile 1972: Torino e il Piemonte si risvegliarono sotto la neve

Apr 27, 2025 - 11:07
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Meteo Torino, il 25 aprile 1972: Torino e il Piemonte si risvegliarono sotto la neve
Il 25 Aprile 1972, in netto contrasto con la consueta fioritura primaverile, il meteo riservò al Piemonte uno spettacolo rarissimo e suggestivo: una nevicata tardiva che imbiancò la Val Padana occidentale, fino alla pianura torinese, suscitando stupore e lasciando una traccia indelebile nella memoria collettiva e nei registri climatici. Un’improvvisa irruzione artica: le dinamiche meteo alla base della nevicata L’evento fu scatenato da un’irruzione gelida di origine nordorientale. Una corrente d’aria artica investì il Piemonte in mattinata, alimentata dall’interazione tra un anticiclone stazionario a ovest della Scozia, esteso fino al Mar Baltico, e una vasta circolazione ciclonica allungata tra l’Italia e i Balcani. La giornata del 25 aprile si aprì con una momentanea schiarita notturna, seguita da cielo coperto e pioggia fin dalle ore 08:00, con temperature di 9°C a Torino e valori di poco inferiori in alta collina. Tuttavia, fu attorno alle 09:00 che il fronte freddo si manifestò in tutta la sua potenza, con venti impetuosi da nordest che raggiunsero 74 km/h a Caselle e addirittura 141 km/h al Bric della Croce (collina torinese a 719 metri di quota), velocità record registrata tra il 1960 e il 2006. Dal vento alla neve: un capovolgimento meteo spettacolare Nel corso della mattinata, la temperatura cominciò a calare drasticamente, favorendo l’arrivo di rovesci anche temporaleschi. Questi iniziarono come pioggia, ma progressivamente si trasformarono in neve, che cominciò a cadere su Torino dalle 13:00 alle 20:00, con momenti alternati in cui pioggia e neve si mescolarono. Nonostante le temperature non propriamente invernali, il manto nevoso raggiunse i 3 cm nel centro città, destinati a sciogliersi del tutto in serata. Tuttavia, la neve bagnata e pesante, accumulandosi sulle foglie degli alberi già sviluppate, provocò danni ai rami, spezzandoli sotto il peso inaspettato. Gli accumuli di neve nei dintorni di Torino e nelle colline del Po Nelle colline torinesi, la situazione fu ancora più intensa: si registrarono 8 cm a Pino Torinese (608 m) e 14 cm al Bric della Croce (719 m). La neve non risparmiò nemmeno la pianura dell’Ovest piemontese, con accumuli tra il Torinese, il Cuneese e l’Astigiano: 5 cm a Roatto (AT) e 3 cm a Dusino San Michele (AT), dove secondo gli archivi storici dell’Ufficio Idrografico del Po, quella fu la nevicata più tardiva dal 1881. Le raffiche di vento, in molte zone, superarono i 100 km/h, contribuendo a un’atmosfera più da tormenta invernale che da primavera inoltrata. Neve abbondante sulle Langhe e sulle Alpi: un evento meteo estremo Nelle alte Langhe, gli accumuli furono ancora più significativi: a Benevello (CN) si toccarono i 20 cm, mentre sulle Alpi, in particolare nelle valli di Susa, del Pinerolese e fino alle Marittime, si registrarono oltre 60-70 cm sopra i 1.500-2.000 metri di quota, con vere e proprie nevicate a carattere di bufera. Anche Cuneo, notoriamente tra le città più nevose d’Italia, fu coinvolta: 6 cm di neve fresca si accumularono il 25 aprile, eppure non si trattò della nevicata più tardiva per il capoluogo. Altri eventi simili si verificarono infatti anche il 26 aprile 1989 (6 cm), il 2 maggio 1939 (3 cm) e perfino nel maggio del 1879, quando in città caddero ben 15 cm di neve. Il 25 aprile 1972 resta nella storia meteo del Piemonte Questo evento rappresenta ancora oggi uno dei più straordinari episodi di neve primaverile mai documentati nel Nord Italia, grazie anche alle immagini d’archivio RAITeche e TGR Piemonte, che offrono una rara testimonianza visiva di quel giorno sospeso tra inverno e primavera. L’episodio conferma quanto il meteo possa sorprendere anche nei periodi più improbabili, e quanto la memoria storica dei fenomeni atmosferici sia preziosa per comprendere l’eccezionalità (e la ciclicità) del clima che viviamo.

Meteo Torino, il 25 aprile 1972: Torino e il Piemonte si risvegliarono sotto la neve