Il Conclave inizierà il 7 maggio. I cardinali elettori, il quorum e Habemus papa: cosa c’è da sapere

Il Conclave che dovrà eleggere il nuovo Papa della Chiesa cattolica comincerà il 7 maggio. La decisione è arrivata dalla congregazione dei cardinali, che si sono riuniti questa mattina alle 9. Intanto proseguono i colloqui tra i porporati, che “sondano” le tendenze all’interno del collegio. A votare sono soltanto i cosiddetti elettori, ovvero quelli con […] L'articolo Il Conclave inizierà il 7 maggio. I cardinali elettori, il quorum e Habemus papa: cosa c’è da sapere proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 28, 2025 - 12:25
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Il Conclave inizierà il 7 maggio. I cardinali elettori, il quorum e Habemus papa: cosa c’è da sapere

Il Conclave che dovrà eleggere il nuovo Papa della Chiesa cattolica comincerà il 7 maggio. La decisione è arrivata dalla congregazione dei cardinali, che si sono riuniti questa mattina alle 9. Intanto proseguono i colloqui tra i porporati, che “sondano” le tendenze all’interno del collegio. A votare sono soltanto i cosiddetti elettori, ovvero quelli con età inferiore agli 80 anni, mentre quelli più anziani possono comunque orientare il consenso ma non sceglieranno il successore di Pietro. Nei colloqui si parla di un italiano: in pole, oltre all’ex Segretario di Stato, anche Zuppi e Pizzaballa. Quel che è certo, è che il caso Becciu ha monopolizzato la prima settimana delle congregazioni generali.

Le parole chiave – Il conclave è ricco di termini tradizionali e formule latine che vale la pena conoscere.
1) Conclave: assemblea dei cardinali chiamata a eleggere un nuovo papa. Il termine viene dal latino “cum clave” (“chiuso a chiave”), a indicare la clausura dei partecipanti.
2) Cardinali elettori: cardinali con meno di 80 anni che hanno diritto a partecipare al conclave e a votare il nuovo papa.
3) Cappella Sistina: è il luogo dove si svolge il conclave, è qui che si tengono le votazioni in segreto.
4) Extra omnes: espressione latina che significa “fuori tutti”. È l’ordine con cui inizia ufficialmente il conclave: tutti i non autorizzati devono lasciare la Cappella Sistina.
5) Scrutinio: fase in cui i cardinali votano. Ogni cardinale scrive su una scheda il nome del candidato che vuole eleggere.
6) Quorum: numero minimo di voti necessari per l’elezione valida del papa. Attualmente sono i due terzi dei voti dei cardinali presenti.
7) Fumata: il fumo che esce dal camino della Cappella Sistina per informare il pubblico sull’esito del voto: fumata nera ovvero non c’è ancora un papa; fumata bianca il papa è stato eletto.
8) Accettazione canonica: il momento in cui il cardinale eletto accetta formalmente l’elezione e sceglie il suo nome da papa.
9) Habemus Papam: formula con cui si annuncia al popolo l’elezione del nuovo pontefice l’elezione del nuovo Papa. “Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam! (“Vi annuncio una grande gioia: abbiamo un Papa!”) è l’annuncio cerimoniale che il cardinale protodiacono, il primo dei cardinali dell’ordine dei diaconi, dà al popolo quando, a seguito del conclave, viene eletto il nuovo papa ed esso accetta l’elezione. L’annuncio viene pronunciato dalla loggia centrale della basilica di San Pietro in Vaticano. All’annuncio segue la presentazione del nuovo papa.
10) Urbi et Orbi: benedizione solenne che il nuovo papa dà alla città di Roma (Urbi) e al mondo (Orbi) dopo l’elezione dal balcone centrale della basilica di San Pietro.

Le origini – Il nome latino “conclave” (da “cum” e “clavis”, “luogo chiuso a chiave”) era dato ad una parte intima della casa, chiusa a chiave, dove spesso si custodiva il tesoro; da circa otto secoli significa il luogo dove si rinchiudono i cardinali per procedere all’elezione del papa. L’uso del conclave quale esiste nella Chiesa romana si fa risalire ad Onorio III, eletto a Perugia il 18 luglio 1216, dopo che i cardinali erano stati rinserrati a chiave dai perugini per affrettarne l’elezione. Sono, tuttavia, le singolari circostanze che accompagnarono l’elezione di Gregorio X ad aver segnato il termine “conclave”. A Viterbo le adunanze per l’elezione del papa, dopo la morte di Clemente IV, durarono 2 anni, 9 mesi e 2 giorni. Dopo 17 mesi, per consiglio di San Bonaventura, i viterbesi chiusero i cardinali dentro il palazzo pontificio; ma non approdandosi a nessun risultato, Ranieri Gatti, capitano della città e custode del conclave, fece scoperchiare la sala. Lo stratagemma riuscì, e fu eletto (1° settembre 1271) Teobaldo Visconti, che si chiamò Gregorio X e che nel Concilio di Lione (1274) con la costituzione “Ubi periculum”, incorporata da Bonifacio VIII nel diritto canonico, stabilì le leggi dell’elezione del papa, che andarono in vigore dall’elezione del suo successore Innocenzo V (1276). Il conclave, secondo la prima legge di Gregorio X, doveva tenersi nel luogo stesso dove era morto il papa. Tuttavia, da Callisto III (1455) in poi, si tenne sempre a Roma, nel palazzo Vaticano, fino a Pio VII, che fu eletto a Venezia (1800); nel XIX secolo, fino al 1870, sede del conclave fu il palazzo del Quirinale.

Notizia in aggiornamento

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