I “grandi ponti” del 2025: 14 milioni di Italiani in fuga per vacanze da 7 miliardi di euro

L’occasione dei ponti di primavera del 2025 si preannuncia un successo: saranno milioni gli italiani in vacanze per un giro d’affari da miliardi di euro. In vista della Giornata della Liberazione del 25 aprile e della Festa dei Lavoratori del Primo Maggio, ben 14,2 milioni di italiani si metteranno in viaggio. La collocazione favorevole delle […] L'articolo I “grandi ponti” del 2025: 14 milioni di Italiani in fuga per vacanze da 7 miliardi di euro proviene da Economy Magazine.

Apr 23, 2025 - 14:21
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I “grandi ponti” del 2025: 14 milioni di Italiani in fuga per vacanze da 7 miliardi di euro

L’occasione dei ponti di primavera del 2025 si preannuncia un successo: saranno milioni gli italiani in vacanze per un giro d’affari da miliardi di euro. In vista della Giornata della Liberazione del 25 aprile e della Festa dei Lavoratori del Primo Maggio, ben 14,2 milioni di italiani si metteranno in viaggio. La collocazione favorevole delle festività nel calendario 2025, che cadono in giorni strategici, contribuisce sicuramente a questa tendenza. L’analisi condotta da Tecnè per la Federalberghi rivela che non solo la quantità di persone in viaggio è aumentata, ma anche la durata della vacanza media, che quest’anno si attesta a 5,1 giorni, rispetto ai 3,8 giorni dell’anno passato.

Ponti 2025: vacanze per 7,2 miliardi di giro d’affari

Secondo l’indagine, il movimento turistico interno produrrà un giro di affari di 7,2 miliardi di euro. Le partenze si concentreranno principalmente su giovedì 24 aprile, con un picco di 7,4 milioni di viaggiatori, e tra sabato 26 e mercoledì 30 aprile, con circa 3,5 milioni di persone in viaggio.

I luoghi di mare saranno ancora una volta i più amati dai vacanzieri italiani, con il 43,8% delle preferenze, seguiti dalle città d’arte (25,2%). Il 12,8% dei viaggiatori ha deciso invece di andare all’estero, con le capitali europee come destinazione principale.

Le Nuove Tendenze in tema di viaggi e vacanze

Gli italiani non solo desiderano più giorni di vacanza, ma anche nuovi orizzonti da esplorare. Si nota un maggiore desiderio di scoprire luoghi mai visitati, con un’apertura maggiore rispetto alle abitudini più tradizionali. In questo contesto, si assiste a una tendenza crescente verso il turismo sostenibile, con circa il 40% dei vacanzieri che ha scelto strutture con pratiche ecologiche.

La preferenza va soprattutto per le mete facilmente raggiungibili, con l’auto privata che sarà utilizzata dal 40% dei vacanzieri. A seguire, si trova l’aereo, utilizzato dal 34% dei viaggiatori, mentre il treno rimane la scelta del 15,2%.

Le attività preferite e la spesa media

Durante il soggiorno, la maggior parte degli italiani (85,9%) ha intenzione di fare passeggiate, seguite dalla scoperta dell’enogastronomia locale (60,2%) e dal relax (47,4%). Le attività sportive, pur meno frequenti, saranno praticate dal 13,6% dei vacanzieri.

Nonostante l’aumento dei costi legato all’inflazione, il desiderio di partire è comunque forte. La spesa media pro capite per questa vacanza è di circa 504 euro, e la gran parte del budget sarà destinata ai pasti (34,4%) e al trasporto (21,5%). L’alloggio rappresenterà il 18%, mentre lo shopping assorbirà il 10,4% della spesa.

Un settore in crescita

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha dichiarato che l’indagine evidenzia un trend positivo che ha preso piede anche durante le festività pasquali. Questo fa presagire un futuro roseo per il settore turistico italiano, che vede nel ponte di primavera un’occasione importante per rilanciarsi ulteriormente. Anche se l’aumento del costo della vita ha influenzato alcune scelte, la tendenza sembra in continua ascesa.

I motivi principali per cui gli italiani partono in vacanza sono la voglia di scoprire nuovi luoghi (38,6%) e l’attrazione per le bellezze naturali (35,2%). Molti viaggiatori hanno prenotato con largo anticipo (84,5%), segno che la certezza di partire è ormai consolidata.

Chi non parte per le vacanze dei ponti del 2025

Non tutti gli italiani, però, possono approfittare di questa opportunità. Tra coloro che hanno deciso di non partire, il 46,6% ha indicato motivi economici come principale causa, seguito dal 35,3% che ha scelto di rimanere per motivi familiari. Il 12% ha invece rinunciato per impegni lavorativi.

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