I dazi rischiano di lasciare a terra le compagnie aeree

L’aumento dei costi delle materie prime e il rischio di una recessione globale unita a maggiore inflazione stanno generando incertezza e si registra già una diminuzione dei voli

Mag 8, 2025 - 15:49
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I dazi rischiano di lasciare a terra le compagnie aeree

Roma, 8 maggio 2025 – I dazi di Trump preoccupano l'industria aerea globale, che si trova a navigare un periodo di forti incertezze, tra tensioni commerciali internazionali e un rallentamento della crescita economica. Secondo un recente report di S&P Global Ratings, i segnali di debolezza, in particolare nel mercato statunitense, stanno già emergendo: i dati di febbraio 2025 indicano un calo del 4,2% dei viaggi domestici negli Usa rispetto all'anno precedente, mentre il traffico internazionale nordamericano è sceso dell'1,5%.

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BERGAMO//I SINDACATI RILANCIANO PER ALLARME SICUREZZA IN AEROPORTO//FOTO DE PASCALE ANSA LOCAL

L’incertezza macroeconomica, sottolinea S&P, viene comunemente indicata come una delle principali cause del calo delle prenotazioni rispetto alle aspettative nell’ultimo mese circa. Questo non sorprende, dato il rapido cambiamento delle politiche tariffarie statunitensi, e rappresenta un netto contrasto con il tono generalmente euforico che ha caratterizzato gran parte del settore nel 2024. L'imposizione di nuove tariffe su scala globale, con eccezioni limitate, rischia di alimentare l'inflazione, deprimere la fiducia dei consumatori e ostacolare i viaggi internazionali, specie verso gli Stati Uniti. Alcune compagnie, come Air Canada e WestJet, stanno già riducendo la capacità sulle rotte verso gli Usa, a favore di destinazioni alternative come il Messico.
L'incertezza si estende anche alla filiera industriale. Le difficoltà nella produzione di nuovi aeromobili, già penalizzate da ritardi e scioperi, potrebbero peggiorare a causa dell'aumento dei costi di materiali come acciaio e alluminio soggetti a tariffe. Questo scenario mette in discussione i piani di rinnovo della flotta di molte compagnie, con un backlog di ordini che rimane enorme: 17.000 aeromobili a livello globale, pari al 50% della flotta esistente.
In Europa, le compagnie aeree tradizionali come Lufthansa, Air France-KLM e IAG rischiano di vedere penalizzati i profitti sulle rotte premium transatlantiche, sebbene il segmento leisure e low-cost resti resiliente grazie alla solida domanda interna. Tuttavia, nuove pressioni normative, come l'introduzione graduale del carburante sostenibile obbligatorio (ReFuelEU Aviation) e l'aumento dei costi delle emissioni di carbonio, complicano ulteriormente il quadro competitivo.
In America Latina, la situazione è più variegata: mentre Aeroméxico e LATAM mostrano buoni margini di stabilità finanziaria, le compagnie più esposte al mercato interno, come Azul, sono più vulnerabili alle oscillazioni valutarie e alla volatilità della domanda.
Nonostante una crescita record del traffico aereo nel 2024, S&P Global avverte che i rischi al ribasso per il settore sono aumentati sensibilmente. Le compagnie che sapranno gestire con flessibilità costi, capacità e cambiamenti nella domanda – con un focus particolare sui segmenti premium leisure – avranno maggiori possibilità di attraversare questa fase di incertezza.
Con le condizioni di finanziamento più restrittive e un mercato altamente volatile, il settore rimane estremamente sensibile anche a modeste variazioni negli scenari macroeconomici. La resilienza conquistata nel post-pandemia sarà messa alla prova nel 2025 da un contesto globale sempre più complesso.