I cosmetici hanno una scadenza? E quanto dura una crema aperta?
Le risposte di Cosmetica Italia. Ecco come si legge l’etichetta e quali sono i simboli a cui fare attenzione nelle confezioni

Ma una crema viso ha una scadenza? E dove si legge? Lo abbiamo chiesto all’Area tecnica di Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche.
Le creme e i cosmetici in generale hanno una scadenza?
“Nei cosmetici si parla di durata minima. Il regolamento cosmetico dice che sotto i trenta mesi bisogna scrivere, “da usare preferibilmente entro”, oppure si trova anche il simbolo della clessidra, che è universale. Questo riguarda sia la sicurezza che la funzionalità. Se il prodotto ha una data minima superiore ai 30 mesi, si fa riferimento alla sigla Pao, Period after opening, rappresentato da un vasetto di crema aperto. La durata è scritta accanto, nel numero dei mesi”.
Quindi una crema chiusa si può usare anche dopo anni?
“Sì. Il problema è quando viene aperta, allora potrebbe inquinarsi, pensiamo solo ai solari. L’azienda non può garantire una sicurezza a lungo periodo. Per questo si parla di mesi, la Commissione europea ha fatto questa valutazione. Alla base c’è il Regolamento cosmetico, il 1223 del 2009, continuamente aggiornato. Il simbolo della crema aperta è presente in uno degli allegati”.
Ma se non trovo una data?
“Ci dev’essere per forza, o la durata minima o il Pao. Su alcuni prodotti è possibile che non ci sia ma sono molto particolari. Ad esempio nei monodose è inutile mettere il Pao, perchè si usano subito. E non è necessario per gli aerosol perché non entrano mai in contatto con l’ambiente esterno perché sono sotto pressione, quindi non entrerà mai aria. Oppure sono i prodotti in cui si può garantire che non potrà mai essere inquinato da agenti esterni. come i profumi che hanno una grandissima quantità di alcol o quelli a ph molto alti”.
Il fatturato del settore
Cosmetica Italia rende noto che, secondo i dati preconsuntivi, nel 2024 il fatturato totale del settore cosmetico ha superato i 16,5 miliardi di euro con una crescita del +9,1% rispetto all’anno precedente. Per il 2025, si prevede un ulteriore andamento positivo (+6,9%) che porterà il valore del fatturato a 17,7 miliardi di euro.