GP Imola, McLaren: lo sviluppo del setup sulla MCL39
F1, GP Imola 2025: McLaren non sta a guardare in F1. Il pacchetto di aggiornamenti per potenziare le due MCL39 è pronto. Sperare che sbaglino tutto e da questo nasca un imbuto tecnico nel quale possano scivolare pare quasi impossibile. Tuttavia, la massima categoria del motorsport ci ha insegnato che nulla si deve dare per […]

F1, GP Imola 2025: McLaren non sta a guardare in F1. Il pacchetto di aggiornamenti per potenziare le due MCL39 è pronto. Sperare che sbaglino tutto e da questo nasca un imbuto tecnico nel quale possano scivolare pare quasi impossibile. Tuttavia, la massima categoria del motorsport ci ha insegnato che nulla si deve dare per scontato. Mai. Ma il team di Woking non lo sta facendo e vuole continuare a vincere.
L’importanza di non sbagliare
McLaren arriva al Gran Premio di Imola come la vettura da battere. Una grandissima banalità ma pur sempre vera. L’attuale periodo della Formula Uno sta per entrare in una tradizione, dove diverse scuderie proveranno a realizzare un salto di qualità con gli aggiornamenti. Ferrari, Red Bull e Mercedes saranno della partita, ovviamente, provando a ricucire uno stappo piuttosto ampio..
Anche per tale ragione la McLaren dovrà essere brava a non perdere quella necessaria concentrazione per continuare al capeggiare il gruppo. Questo considerando che, appunto, l’intero blocco dei team evolverà a velocità sostenuta. Mantenere lo status di monoposto che comanda il tasso tecnico della F1 è pure sempre una situazione complessa. Questa situazione rende ancor più importante ogni scelta strategica.
Lo sistemiamo in quanto qualsiasi dettaglio, per piccolo che sia, potrebbe fare la differenza in un contesto competitivo che non perdona. Zero errori, insomma. Su questo aspetto la squadra britannica si sente abbastanza sicura, supportata dal grande lavoro svolto nella scorsa campagna agonistica. Ricorderemo infatti che, nel 2024, l’unico dei top team che non ha sbagliato un upgrade è stato proprio quello inglese.
McLaren può fare ancora meglio
Lo scorso mondiale il team di Woking ha puntato in maniera decisa sul primo settore per costruire il giro, concentrandosi sull’ottimizzazione delle prime chicane per sfruttare al massimo i suoi punti di forza: la capacità di generare carico con il fondo. Solo nei mesi successivi il team ha iniziato a intervenire sull’aerodinamica, partendo dall’ala frontale, per ottenere maggiori benefici nelle sezioni più lente.
Quest’anno, il target sarà quello di massimizzare il guadagno lungo tutto l’arco della tornata, potendo avvalersi di un’ampia finestra di funzionamento che consente di trovare il connubio ideale tra carico verticale e grip meccanico. Questa impostazione, studiata nei minimi dettagli, punta a garantire un assetto equilibrato che non penalizzi nessuna parte del tracciato e metta in luce tutto il potenziale della vettura. Quello che manca alla Ferrari.
Imola, circuito “bumpy”: l’arma doppio taglio.
Rispetto a Miami, il tracciato italiano è decisamente più sconnesso, con asperità e discontinuità che richiedono un attento utilizzo degli assetti sospensivi per evitare perdite eccessive di grip meccanico. Sulla carta, questo potrebbe sembrare un piccolo svantaggio per la MCL39, ma se ben sfruttato può trasformarsi in un elemento distintivo, specie se pensiamo a vetture come la SF-25.
Il team inglese potrebbero trovare anche un buon vantaggio sulla Red Bull RB21 nel caso in cui riescano ad abbassare maggiormente la monoposto. Un altro aspetto fondamentale riguarda il cosiddetto “curb riding”: i piloti del team britannico hanno dimostrato un buon feeling nell’affrontare in maniera aggrediva i cordoli, capacità che potrebbe tradursi in un adattamento efficace alle caratteristiche tecniche della pista.
Inoltre, la gestione degli pneumatici si preannuncia cruciale, poiché il tracciato tende a surriscaldare il posteriore verso la fine del giro. Le temperature del weekend, previste attorno ai 20°C, giocheranno un ruolo importante nel determinare la stabilità e le prestazioni complessive della vettura. La sfida consisterà nel mantenere la supremazia e ottimizzare il setup per rispondere alle peculiarità del circuito, pratica sempre insidiosa.
Sarà una gara dove la gestione del carico verticale e il corretto bilanciamento tra grip meccanico e aerodinamico conterà in maniera esponenziale. L’esperienza maturata nella scorsa stagione e la capacità di adattarsi rapidamente alle condizioni, dalla pista bumpy alle sfide del curb riding e alla gestione termica dei pneumatici, potrebbero rivelarsi determinanti per McLaren.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: McLaren – F1TV