Gli Stati uniti d’Europa come risposta ai dazi Usa sull’agroalimentare

La proposta dell’associazione Agrocepi in chiave made in Europa

Mag 6, 2025 - 19:34
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Gli Stati uniti d’Europa come risposta ai dazi Usa sull’agroalimentare


Roma, 6 maggio 2025 - Come reagire ai dazi sull’agroalimentare? E’ uno degli interrogativi per produttori e associazioni di categoria, riuniti in queste ore a Rimini al Macfrut. Ad aprire i lavori il ministro Lollobrigida che ha rivendicato i risultati del governo Meloni. “In 30 mesi il nostro Paese ha cambiato totalmente l'approccio al sistema agricolo della produzione e della trasformazione, avendone anche un beneficio perché la crescita del nostro export è significativa, importante ed impattante in termini di creazione di ricchezza interna e quindi anche di lavoro", dice il titolare del ministero dell’Agricoltura.

I dati positivi, certo. Ma anche i rischi di uno scenario incerto. E le possibili soluzioni. Fra queste l’approccio sul ‘made in Europa’ di Agrocepi. Un’associazione più piccola rispetto alle big Coldiretti e Confagricoltura, ma che rappresenta centinaia di imprese in dodici regioni.

“Per far fronte al tema dei dazi dobbiamo rispondere in maniera forte e compatta. E lo dobbiamo fare con un approccio europeo ed europeista: è la chiave più efficace”. Lo spiega il presidente di Agrocepi Corrado Martinangelo. “Abbiamo il dovere di essere compatti, di muoverci come Unione europea per sostenere i nostri agricoltori, le nostre aziende e le nostre filiere. Dobbiamo alimentare gli Stati Uniti d’Europa”, aggiunge.

Un approccio differente, che fa discutere. Ma che sfida tutti a cambiare l’angolo di visuale. Parlando, nei fatti, di sovranità agroalimentare europea. “Solo attraverso un’azione coordinata e integrata, l’Unione europea potrà rafforzarsi come comunità economica, acquisendo maggiore peso sui mercati internazionali”, dice il presidente Agrocepi. E sul tema nei prossimi giorni si confronteranno anche il sottosegretario La Pietra di Fratelli d’Italia, e l’ex ministra Teresa Bellanova, di Italia viva. Al centro la tutela del comparto. Oggi in forma smagliante, ma che rischia di essere danneggiato dalle scelte che verranno da Trump.