Formula 1: niente ritorno ai motori V10, confermati i V6 ibridi per il 2026

Era prevedibile: cambiare i regolamenti tecnici della Formula 1 a meno di un anno dalla loro entrata in vigore sarebbe stata una scelta azzardata. Ora è ufficiale: non ci sarà un ritorno ai motori V10 nel breve termine. La Commissione F1 ha confermato l’introduzione dei nuovi motori V6 ibridi per la stagione 2026, con un […]

Apr 23, 2025 - 20:07
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Formula 1: niente ritorno ai motori V10, confermati i V6 ibridi per il 2026

Era prevedibile: cambiare i regolamenti tecnici della Formula 1 a meno di un anno dalla loro entrata in vigore sarebbe stata una scelta azzardata. Ora è ufficiale: non ci sarà un ritorno ai motori V10 nel breve termine. La Commissione F1 ha confermato l’introduzione dei nuovi motori V6 ibridi per la stagione 2026, con un focus maggiore sull’efficienza e la sostenibilità.

Le preoccupazioni sui nuovi propulsori 2026

I dubbi sul progetto dei nuovi motori ibridi F1 2026 sono emersi quando diversi costruttori hanno espresso preoccupazione per la complessità tecnica dei propulsori. In particolare, temevano che la potenza elettrica si esaurisse troppo rapidamente su circuiti ad alta velocità come Monza, Jeddah o Spa, con il rischio che le vetture perdessero velocità in modo improvviso — un fattore potenzialmente pericoloso per la sicurezza in pista.

Il nodo: quanta potenza elettrica usare?

Secondo quanto riportato da Autosport, il dibattito attuale nella Commissione F1 riguarda il limite di potenza elettrica disponibile per il pilota. Inizialmente era previsto un utilizzo del 50% della potenza totale tramite l’energia elettrica, pari a circa 350kW. Tuttavia, si discuterà la proposta di ridurre il contributo elettrico a circa 150kW, lasciando il motore termico con il 65% della potenza complessiva.

Perché non si torna ai V10

Il ritorno dei motori V10 in F1 — tanto amati dai tifosi per il loro suono inconfondibile — è stato ufficialmente escluso a breve termine, anche nella versione alimentata da carburanti sostenibili. Le ragioni sono chiare: modificare le regole con così poco preavviso avrebbe messo a rischio gli investimenti multimilionari già fatti dai team e dai motoristi.

I team e i costruttori: opinioni contrastanti

Costruttori come Honda e Audi hanno mostrato interesse proprio per i nuovi propulsori ibridi, e un cambio di rotta improvviso avrebbe potuto farli desistere. Mercedes, tra le più avanti nello sviluppo secondo indiscrezioni, ha definito l’idea di un cambiamento dell’ultimo minuto come “uno scherzo di cattivo gusto”. Red Bull, al contrario, era aperta a modifiche che potessero favorire lo spettacolo, mentre Ferrari ha mantenuto una posizione più neutrale.

Il ruggito dei V10 dovrà aspettare

Per il momento, quindi, i tifosi della Formula 1 dovranno ancora attendere per risentire quel ruggito inconfondibile dei motori V10, simbolo dell’epoca pre-ibrida terminata nel 2014. Il futuro prossimo sarà dominato da una F1 più sostenibile, dove la tecnologia ibrida sarà la protagonista.